"Mtrucco senza trucco" Kate Moss sulla copertina di Vogue, gli zigomi 3D di Lady Gaga nell'album "Born This Way", Il viso di Beth Ditto, dipinto con vernice nera usando una patata, sono tutte creazioni di Val Garland, direttore internazionale del make-up di L'Oreal Paris, truccatore amato da centinaia di celebrità, e ora il autore del proprio libro.
Val è venuta personalmente a Mosca per presentare Validated e la nuova collezione trucco L'Oreal Paris x Isabel Marant: ha raccontato alla Senior Editor di BeautyHack Anastasia Speranskaya la storia del libro, l'unicità delle sue illustrazioni e perché Instagram non è il posto migliore per cercare ispirazione.
Sull'importanza di essere onesti e non concentrarsi su una sola cosa
Quando le persone mi chiedono cosa sia "Convalidato" - istruzioni per il trucco o un diario personale, rispondo - questa è la quintessenza di entrambi. Sono una truccatrice, una persona spontanea e non mi preoccupo di una cosa. Certo, volevo condividere i momenti più memorabili della mia carriera, raccontare storie di riprese, spettacoli. Ma ciò che rende unico il libro è la sua onestà. Queste non sono belle immagini, ma vita reale: tutti commettiamo errori e io non faccio eccezione.
Ma soprattutto volevo ispirare la prossima generazione di truccatori. Vedi, sono nella professione da molto tempo e noto che alcuni maestri non sanno nemmeno chi sia Alexander McQueen. Blog su Instagram, lezioni su YouTube: tutto questo, ovviamente, va bene. Ma conoscere la storia è altrettanto importante! Quando gli aspiranti truccatori mi dicono: “Non diventeremo mai così famosi”, mi stupisco che tutto sia possibile se fai bene il tuo lavoro. Almeno questo è quello che faccio.
Sulla necessità di ispirare gli altri
Ho lavorato e non ho pensato a nessuna paternità, finché un giorno Nick Knight (fotografo britannico - ndr) ha detto: "Dovresti scrivere un libro". Ho rifiutato e poi è arrivata un'altra offerta: "Dovresti raccogliere tutte le tue foto di Instagram in un'unica raccolta!" Questo pensiero mi è appena saltato in testa. Poi il mio amico editore ha detto senza mezzi termini: "Ti aiuterò a far uscire il tuo libro, sarà molto facile". È stato tre anni fa (abbiamo lavorato su "Convalidato" per tutto questo tempo - non così facile, vero?), allora non conoscevo tutte le autorizzazioni necessarie, le complessità del layout e della composizione.
Volevo solo che il libro fosse come me, trovare la mia voce e non urlare dalla copertina: "Sono Val Garland, superstar". Ad esempio, ho lavorato molto con Kate Moss e altre star, ma dedicare un libro a questo? Per che cosa? Sarebbe troppo egoista. "Convalidato" riguarda ancora il lavoro e il trucco, e non le star, ma tutto è molto visivo e non scientifico.
Vedi, oggi alla gente non piace affatto leggere. E quando l'editore mi ha suggerito di aggiungere suggerimenti per il trucco al libro, ho detto che nessuno sarebbe interessato. Quando puoi guardare un video tutorial su YouTube, vai su qualche libro lì per un consiglio. Ma sono stato in grado di ispirare altri truccatori: mostra loro colori, tecniche, trame.
Sull'unicità di un'era senza social network
Non posso dire di avere una parte preferita nel libro, ma le storie personali sono particolarmente care - sul mio passato, mia sorella, la mia passione per le bambole. E "Convalidato" aiuta anche a guardare nell'era in cui non c'erano Instagram e altri social network. Poi tutto era diverso.
Mentre lavoravo al libro, l'editore ha chiesto altre foto del backstage degli spettacoli di McQueen, e non ce ne sono. Nessuno aveva lo smartphone, ai fotografi era quasi vietato il backstage, nessuno filmava gli spettacoli. Questa era la loro unicità: coloro che portavano una parvenza di macchina fotografica venivano immediatamente scacciati. Adesso non è così: i fotografi si affrettano a prepararsi per lo spettacolo e i truccatori devono coprire trucco e pennelli con tovaglioli in modo che nessuno sbirci quali prodotti usiamo.
E un giorno ho pensato, perché non condividere alcuni prodotti davvero fantastici sul tuo Instagram? Ha pubblicato una foto e ha firmato: "Lo convalido!" La frase è piaciuta a tutti, ho iniziato a usarla ovunque: convalido il mascara, convalido il trucco da sera. Quando si è trattato di scegliere il titolo del libro, non ci ho pensato un secondo: lo sto convalidando, quindi è decisamente "Convalidato".
Sulle giuste fonti di ispirazione
Se mi manca l'ispirazione, non la cerco su Instagram o YouTube. Queste sono ottime piattaforme per mostrare il tuo lavoro, ma noto che molto spesso le persone si copiano a vicenda senza rendersene conto. Per ispirazione, ho bisogno di qualcosa di nuovo: preferisco ammirare un mazzo di fiori, una nevicata o un motivo su un tappeto. Non c'è bisogno di immergersi in Internet con la testa, rimanere nella realtà e guardare ciò che ti circonda. Il mondo è troppo grande: su Instagram non ci sta tutto.
E "Convalidato" è uno degli strumenti per l'ispirazione. Il libro dovrebbe chiarire che se credi in te stesso, tutto è possibile. Vuoi diventare una truccatrice? Inizia a leggere sul trucco, studia la sua storia, scopri chi c'era all'origine: a cosa pensava Vivienne Westwood quando ha creato le sue collezioni, perché Giambattista Valli ha così tanti colori sui suoi abiti e come può essere collegato al trucco? Non aver paura di farti queste domande e di imparare dagli altri. Abbiamo studiato il trucco di un famoso truccatore, l'abbiamo guardato da tutti i lati, cambiato un altro terzo e creato qualcosa di nostro.
Sulla tua visione del libro
Se alle persone piace usare "Convalidato" come decoro o abbellimento per una foto, per favore, sono d'accordo. Questa è la tua visione personale del libro - un'interpretazione, diciamo, di pagina 32 con una certa foto. Le illustrazioni in esso contenute sono davvero belle e uniche: mi sono care, ma chi sono io per vietare di decorare la tavola con il mio libro? Finché parlano di te, sei necessario. Finché "Convalidato" abbellisce il tuo post su Instagram, sono ricordato.
Intervista e testo: Anastasia Speranskaya