Il New York Times ha già dichiarato una maschera medica un simbolo del nostro tempo. Un’enorme industria della moda ha immediatamente risposto a nuove realtà: celebrità, influenti e modelli messi su maschere di design di Chanel, Marine Serre e altri marchi. Puoi discutere per molto tempo se una o l’altra protezione al 100 % contro il coronavirus dà, ma sicuramente una cosa: dopo tutta questa storia non saremo uguali.
Le maschere mediche sono solo il primo livello. È molto più importante che, mettendo su di loro, rimuoviamo gradualmente gli altri, quelli con cui ci fuse per anni.
Ad esempio, maschere di eterna occupazione e confusione, dietro le quali si nascondevano da se stessi. E così, lasciato solo con la persona principale della vita – con noi stessi, stiamo imparando a vivere qui e ora, rifornire queste relazioni. O ecco una maschera di un genitore sempre stanco, che ha a malapena la forza di guardare la TV, quali sono i giochi qui. Ma hop – e non è necessario scuotere i trasporti pubblici sulla strada per lavorare per due o tre ore (sostituire il tuo) e questa volta può essere speso per vedere finalmente tuo figlio. Per organizzare un disastro in cucina durante la cucina congiunta, ricorda i giochi da tavolo, il teatro dell’ombra, quanto sia bello fare qualcosa insieme.
Ma la cosa più importante, forse, è che finalmente tiriamo fuori le nostre maschere per indifferenza – al mondo e alle persone. Indossiamo prodotti per gli anziani in modo che non lasciano più gli appartamenti, applaudino dai balconi a sostegno dei medici, cantano canzoni per rallegrare i vicini disperati, mandare regali con i corrieri a coloro che sono moralmente difficili e sostengono Amici che hanno ceduto al panico. E sinceramente, ci preoccupiamo per coloro che passano tempi davvero terribili con tutti i nostri cuori. E spesso, molto spesso chiamiamo genitori, nonni. Quante volte abbiamo trovato per questo tempo?
Sì, forse indossare maschere mediche non ci salverà dal coronavirus, ma quando ci scrolliamo di attaccare stereotipi sulla norma della vita, troveremo e preserveremo qualcosa del seno.
Abbiamo realizzato il nostro progetto fotografico su questo: sull’accettazione di una nuova realtà e di noi stessi in essa. E sulla bellezza, ovviamente, perché alla fine, come sai, salverà il mondo.