Gli scienziati hanno analizzato i dati su oltre 1.200 gemelli di entrambi i sessi nati in Finlandia tra il 1983 e il 1987. Tutte queste persone di età compresa tra 20 e 26 anni sono state intervistate, rispondendo a domande sulla loro vita personale, nonché sul loro rapporto con l’alcol: quanto spesso bevono, quanto spesso si ubriacano prima dell’intossicazione, se hanno segni di sviluppare dipendenza da alcol. Inoltre, i ricercatori hanno studiato i profili genetici dei gemelli, determinando il grado di predisposizione ereditaria all’alcolismo.

L’analisi delle informazioni raccolte ha mostrato che la presenza di relazioni sentimentali riduce la probabilità di problemi di alcol nelle persone con una tendenza genetica alla dipendenza da alcol. I partecipanti allo studio che avevano una persona cara avevano meno probabilità di bere, meno probabilità di abusare di alcol e meno probabilità di soffrire di sintomi di alcolismo. È vero, “l’effetto protettivo” delle relazioni amorose si è rivelato alquanto limitato negli uomini, che di tanto in tanto non smettevano di ubriacarsi.

Secondo l’autore principale dello studio Peter Barr, una possibile ragione per cui le relazioni hanno un effetto positivo sul comportamento della “seconda metà” potrebbe essere il “controllo sociale” – i partner monitorano attentamente il comportamento dell’altro: “C’è qualcuno significativo chi dice: ”Bevi troppo, forse dovresti limitarti?””. Un’altra possibile spiegazione potrebbe essere che una relazione ha molto a che fare con determinate aspettative di un partner, ha suggerito Barr: le posizioni della riza non soddisfano molto bene queste aspettative.”