Più sostanzioso è stato il tuo pranzo, più sprofonderai nel cosiddetto “coma alimentare”.
Gli alimenti ricchi di proteine e sale costringono il corpo a dedicare tutte le risorse alla sua digestione. Un articolo di scienziati dello Scripps Research Institute (USA) è stato pubblicato sulla rivista eLife.
Il fenomeno del “coma alimentare” – aumento della sonnolenza dopo aver mangiato – si osserva nella maggior parte dei mammiferi, e non solo. Quindi, i ricercatori hanno scoperto che un effetto simile si verifica nei moscerini della frutta della Drosophila: sono attivi quando hanno fame e si addormentano quando sono sazi. Pertanto, i ricercatori hanno scelto la Drosophila come oggetto modello per uno studio dettagliato del fenomeno.
Le osservazioni sulle mosche hanno mostrato che maggiore è la quantità di cibo consumato, più a lungo dormono le mosche. Per determinare in che modo i sonnellini pomeridiani dei moscerini della frutta fossero influenzati da ciò che mangiavano, gli scienziati hanno nutrito i moscerini con una dieta ricca di proteine, sale o zucchero.
Si è scoperto che la sonnolenza è associata solo alla presenza di proteine e sale negli alimenti, nonché alla quantità di cibo consumato, mentre i cibi zuccherati non provocano un tale effetto.
I ricercatori hanno anche studiato come le cellule cerebrali del moscerino della frutta rispondono all’assunzione di cibo. Si è scoperto che responsabili della sonnolenza pomeridiana sono molte reti neurali, che in un certo modo reagiscono alla presenza di proteine e sale negli alimenti, spostando tutta l’attenzione dell’organismo sui processi digestivi, poiché la digestione di queste sostanze richiede molta risorse di tempo e di energia. Allo stesso tempo, i cibi zuccherati provocano un aumento immediato ma a breve termine della glicemia, il che significa un’ondata di energia e un’esplosione di attività. I ricercatori ritengono che meccanismi simili funzionino nel corpo umano.