Nel corso di studi precedenti, si è scoperto che una specifica variazione del gene FTO è responsabile della tendenza al sovrappeso. Un team guidato da James Niels Rosenquist del Massachusetts General Hospital ha tentato di studiare la relazione tra il cambiamento globale delle condizioni ambientali nel corso del XX secolo e l’attività del “gene dell’obesità”.

Per fare ciò, gli scienziati hanno analizzato un set di dati ottenuto durante il Framingham Heart Study, uno studio su larga scala sulla salute cardiovascolare degli americani che è in corso dal 1948. Rosenquist e colleghi hanno analizzato i dati dal 1971 al 2008. I ricercatori hanno monitorato la correlazione tra l’indice di massa corporea dei partecipanti, le varianti del gene FTO che hanno ereditato dai loro antenati e l’ora di nascita.

Come si è scoperto, il “gene dell’obesità” è tale solo per le persone nate dopo il 1942, e per quelle nate prima questa regola non funziona. Nessuna relazione è stata trovata tra la presenza di una specifica variante del gene FTO e l’indice di massa corporea nei nati prima del 1942. Allo stesso tempo, nei nati dopo, questa correlazione si è rivelata addirittura doppia rispetto a quanto mostrato da studi precedenti. Questo effetto è stato osservato anche in fratelli nati in anni diversi.

Gli scienziati attribuiscono i risultati ai cambiamenti globali nell’ambiente verificatisi dopo la seconda guerra mondiale, come una diminuzione della quota di lavoro manuale nella produzione, un aumento della disponibilità di alimenti ipercalorici e così su. Rosenquist e colleghi ritengono che il fenomeno da loro identificato spieghi anche la diffusione dell’epidemia di obesità negli Stati Uniti nella seconda metà del XX secolo.