Per ripristinare il funzionamento dell’orologio biologico interno, è necessario mangiare cibi ricchi di prebiotici.
Questa è la conclusione raggiunta dai ricercatori dell’Università del Colorado (USA), il cui articolo è stato pubblicato sulla rivista Brain, Behavior and Immunity.
I prebiotici sono ingredienti alimentari che non vengono digeriti nell’intestino tenue e, quando raggiungono il tratto digestivo inferiore, nutrono i trilioni di batteri intestinali benefici che vi abitano, stimolandone la crescita e l’attività. Di prebiotici ne sono ricchi, in particolare, cipolle e porri, carciofi, asparagi, aglio, cicoria, topinambur, cavoli, chicchi di grano e mais, avena, soia, banane.
Ricerche precedenti hanno dimostrato che i prebiotici fanno bene non solo all’intestino, ma anche al cervello e influenzano positivamente il comportamento. Esperimenti sui ratti hanno dimostrato che gli animali che ricevevano molti prebiotici nella loro dieta dormivano meglio ed erano più resilienti e resilienti in situazioni di stress acuto.
In un nuovo esperimento, gli scienziati hanno cercato di scoprire se i prebiotici possono aiutare a superare gli effetti dell’interruzione dei normali ritmi circadiani del corpo, che di solito si verifica a causa del jet lag, del lavoro notturno o della mancanza di luce diurna. È noto che un malfunzionamento cronico dell’orologio biologico interno porta all’interruzione del sonno, dell’umore, del metabolismo e aumenta il rischio di molte malattie.
I ratti sono stati divisi in due gruppi, uno dei quali mangiava come al solito, e il secondo riceveva una dieta arricchita con prebiotici. Per tutti gli animali, il jet lag cronico è stato simulato artificialmente: per due mesi il ciclo del giorno e della notte è stato spostato settimanalmente, come se i topi viaggiassero costantemente, cambiando fuso orario.
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Gli animali trattati con prebiotici si sono rivelati molto più resistenti agli effetti negativi del jet lag rispetto ai loro parenti: avevano cicli di sonno e veglia più rapidi, stabilizzavano la temperatura corporea e mantenevano anche meglio l’equilibrio della microflora intestinale, che è spesso disturbato a causa dello stress associato al jet lag.
Ulteriori studi hanno dimostrato che i ratti alimentati con una dieta prebiotica hanno moltiplicato i batteri benefici nella loro microflora intestinale che producono sostanze (metaboliti) che proteggono il corpo dagli effetti dannosi dei ritmi circadiani interrotti. I ricercatori stanno ora studiando se i prebiotici abbiano un effetto simile sugli esseri umani e non escludono che in futuro verranno create speciali miscele di prebiotici per coloro il cui lavoro o stile di vita spesso sconvolgono l’orologio biologico.