Da un punto di vista evolutivo, la vita delle donne dovrebbe concludersi con la fine dell’età riproduttiva.
La maggior parte delle specie in natura non ha età avanzata: gli individui di entrambi i sessi muoiono non appena smettono di produrre prole. Si ritiene che la colpa sia della selezione naturale, che non sostiene coloro che smettono di contribuire all’espansione della popolazione. Tuttavia, questo meccanismo evolutivo per qualche motivo non funziona nell’uomo, soprattutto in relazione alle donne, che, secondo le statistiche, vivono in media anche più a lungo degli uomini. Allo stesso tempo, è generalmente accettato che la longevità degli uomini possa teoricamente essere spiegata dalla loro capacità di riprodursi fino alla vecchiaia, cosa che non si può dire delle donne.
Biologi evoluzionisti dell’Università di Edimburgo (Regno Unito), il cui articolo è stato pubblicato sulla rivista Natura Ecologia e Evoluzione , ha cercato di esaminare questo problema dal punto di vista della selezione genetica. Gli scienziati hanno studiato in dettaglio i dati sulle persone nate nello Utah dal 1860 al 1899. Questa fetta è stata scelta perché all’epoca e in quella società non veniva usata alcuna contraccezione, quindi i dati riflettono i tassi di fertilità naturale di uomini e donne.
I ricercatori hanno voluto testare la validità di tre ipotesi: forse il lavoro dei geni che promuovono la sopravvivenza e la riproduzione in gioventù è utile e nella vecchiaia; se i geni responsabili della fertilità negli uomini più anziani aumentano l’aspettativa di vita delle donne; e infine, la selezione naturale sostiene la longevità delle donne a causa del fatto che le nonne aiutano ad allevare la prole delle loro figlie (questa ipotesi è stata finora molto popolare).Tuttavia, il modello matematico costruito dagli scienziati ha mostrato che di tutte queste ipotesi, solo il primo è vero, ed è esclusivamente per gli uomini.
< div class=”quote__text”>Cioè, la durata della vita degli uomini dipende esclusivamente dalla qualità dei loro geni: gli stessi geni che li hanno aiutati a sopravvivere e riprodursi in gioventù assicurano la loro sopravvivenza in età avanzata.
Allo stesso tempo, l’ipotesi che gli uomini vivano fino alla vecchiaia grazie alla fertilità a lungo termine non è stata confermato.
Per le donne, non esiste una spiegazione genetica per il fatto che continuino a vivere dopo la menopausa. I risultati dello studio hanno mostrato in modo inequivocabile che i geni che assicurano la sopravvivenza delle donne di età superiore ai 50 anni non sono supportati dalla selezione naturale, che, come notano gli autori, “ha reso questo mistero ancora più profondo e inspiegabile”.