Invece delle droghe, è meglio ricorrere alla formazione “olfattiva”.
Questa è la conclusione raggiunta da un folto gruppo internazionale di esperti il cui articolo è stato pubblicato sulla rivista International Forum of Allergy & Rhinology.
La perdita dell’olfatto è uno dei sintomi più comuni dell’infezione da coronavirus. Inoltre, l’olfatto non ha fretta di tornare: in circa un caso su cinque, la capacità di annusare gli odori non viene ripristinata nemmeno due mesi dopo la malattia. I medici di solito prescrivono corticosteroidi in questa situazione – farmaci che riducono il livello di infiammazione nel corpo. Tuttavia, i corticosteroidi hanno molti effetti collaterali negativi.
Gli autori dello studio hanno condotto una revisione sistematica delle prove disponibili per valutare se questi farmaci aiutino davvero a ripristinare l’olfatto dopo aver sofferto di covid. Di conseguenza, non è stata trovata alcuna prova che gli ormoni steroidei “funzionino” in questa situazione.
Allo stesso tempo, i ricercatori notano che nella maggior parte delle persone che hanno riscontrato questo problema, l’olfatto, anche se non presto, ritorna da solo – gli studi dimostrano che sei mesi dopo la malattia, la capacità di odore completamente restituito nel 90% dei pazienti.
Un allenamento speciale aiuta ad accelerare questo processo: devi inalare almeno quattro diverse fragranze due volte al giorno per diversi mesi ogni giorno per diversi mesi.
Questo metodo si basa sulla neuroplasticità, ovvero sulla capacità del cervello di riorganizzare il proprio lavoro in modo tale da compensare gli effetti di lesioni o infezioni.
L’allenamento dell’olfatto è un metodo economico, semplice e privo di effetti collaterali negativi per ripristinare la funzione perduta, sottolineano i ricercatori.