Combattere la pandemia proteggendo il mondo dall’influenza

Anche se le cose potrebbero ancora cambiare, a metà gennaio 2021 l’epidemia di influenza stagionale dell’emisfero settentrionale non è ancora iniziata.

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Normalmente, i mesi invernali sono il picco della stagione influenzale, ma non sembra essere questa stagione. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) alla fine di dicembre, il livello di diffusione dell’influenza, così come di altri virus respiratori che causano la SARS, nell’emisfero settentrionale è basso come di solito accade in piena estate. Così, ad esempio, negli Stati Uniti dalla fine di settembre 2020 sono stati registrati solo 925 casi di influenza, mentre la scorsa stagione questa cifra era di quasi 64mila casi.

Gli specialisti spiegano questo effetto principalmente con le misure preventive introdotte in tutti i paesi del mondo in relazione alla pandemia di COVID-19. Anche l’influenza, come il covid, è un’infezione respiratoria trasmessa da goccioline trasportate dall’aria. Pertanto, tutto ciò che viene fatto per rallentare la trasmissione del coronavirus – indossare mascherine, lavarsi spesso le mani, mantenere la distanza fisica tra le persone, limitare gli spostamenti, il lavoro a distanza, la didattica a distanza – riduce anche la diffusione del virus influenzale, ha spiegato Ailey Klein, an dipendente della Johns Hopkins University School of Medicine (USA) (Eili Klein). Inoltre, i vaccini antinfluenzali sono aumentati negli Stati Uniti e in Europa nell’autunno del 2020, il che potrebbe anche aver avuto un impatto.

Tuttavia, avverte Klein, è troppo presto per rilassarsi: ci sono ancora possibilità che l’influenza “alzi la testa” più tardi, a febbraio-marzo e persino ad aprile , quindi coloro che non sono ancora stati vaccinati contro l’influenza dovrebbero farlo il prima possibile.

Va tenuto presente che dovrebbe esserci un intervallo di due settimane tra la vaccinazione COVID-19 e la vaccinazione antinfluenzale.

Nel frattempo, se un’epidemia di influenza in piena regola non si verifica questo inverno, potrebbe avere conseguenze negative, influenzando l’entità dell’epidemia nella prossima stagione, affermano alcuni esperti. Poiché ora meno persone del solito saranno infettate dal virus dell’influenza, l’immunità della popolazione ai ceppi circolanti del virus diminuirà. E questo porterà a un aumento dell’incidenza nell’inverno 2021/2022.

Combattere la pandemia proteggendo il mondo dall’influenzaultima modifica: 2023-01-06T06:11:33+01:00da koseranda

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