Molti dei geni scoperti sono responsabili della trasmissione di segnali chimici nel cervello, altri sono associati alla formazione della risposta immunitaria. “Questo studio mette la psichiatria alla pari con altre branche della medicina”, cita la pubblicazione di uno dei coautori del lavoro, il professor David Curtis dell’University College di Londra.

In totale, hanno preso parte allo studio 37.000 persone affette da schizofrenia provenienti da 35 paesi del mondo. Il loro genoma è stato confrontato con un gruppo di controllo di volontari sani, composto da 110.000 persone. I ricercatori ora sperano di iniziare la ricerca di una nuova cura per la schizofrenia. L’ultima volta che un nuovo farmaco per questa malattia è stato sviluppato nel 1970.

“Il meccanismo stesso di trasmissione del segno di questa malattia è ancora poco conosciuto. Vari laboratori hanno cercato di identificare lo stesso gene per la schizofrenia, ma ci sono state alcune difficoltà nell’interpretazione dei risultati. E 37mila persone che hanno preso parte allo studio sono una cifra seria. Ora nel trattamento della schizofrenia ci sono due componenti: psicoterapeutico e farmacologico. E ci sono così tante sottigliezze qui! Ad esempio, se il paziente si fida del medico curante. Molto dipende da questo, poiché lo schema dell’impatto psicologico viene sviluppato individualmente ogni volta”,, Anton Nazaretyanov, psichiatra, psicoterapeuta, ha spiegato a Zdorovye Mail.Ru.

“Sono sicuro che una tale scoperta sarà davvero utile. È un paradosso, ma ancora non tutti gli scienziati sono convinti che la schizofrenia sia accompagnata da certi cambiamenti molecolari e biochimici nel sistema nervoso. risulta che sapendo questo, puoi fare una diagnosi e iniziare il trattamento il prima possibile”, – afferma Maria Kononenko, biofisica molecolare, candidata di scienze biologiche.