Gli autori del World Happiness Report 2017 hanno messo la Norvegia al primo posto nella loro “valutazione della felicità”. La Russia era in questa lista al 49° posto.
Nel compilare la classifica di 155 paesi del mondo, gli scienziati sono partiti da indicatori come il volume del PIL pro capite, il livello di corruzione, l’efficacia della pubblica amministrazione, l’aspettativa di vita dei cittadini non oscurata da malattie gravi, il livello di sostegno sociale sia da parte dello stato che da parte della società, libertà di scelta, processo decisionale ed espressione di sé, senso di sicurezza, sicurezza e “un senso di “terreno comune” tra i cittadini, e così via.
La top 10 “valutazione della felicità”, oltre alla Norvegia, comprende paesi ricchi ed economicamente sviluppati come Danimarca, Islanda, Svizzera, Finlandia, Paesi Bassi, Canada, Nuova Zelanda, Australia e Svezia.
La Norvegia ha tirato avanti nonostante il calo del prezzo del petrolio (che è alla base del benessere economico del Paese), questo indica che la felicità non è solo nel denaro, ma in altri fattori altrettanto importanti per la sfera emotiva benessere delle persone: fiducia e rispetto reciproci prevalenti nella società, senso di un obiettivo comune, manifestazioni di generosità e generosità da parte dello stato, trasparenza e controllabilità dei processi di governance del paese.
La Russia si è classificata al 49° posto tra Italia e Belize. Gli Stati Uniti erano al 14° posto, la Germania al 16°, la Gran Bretagna al 19°, la Francia al 31°.
Il fondo della “graduatoria della felicità”, come previsto, sono i paesi più poveri, molti dei quali sono in guerra civile. All’ultimo posto c’è la Repubblica Centrafricana, seguita in ordine crescente da Burundi, Tanzania, Siria, Ruanda, Togo, Guinea, Liberia, Sud Sudan e Yemen.