Il veleno della tarantola peruviana è stato indicato come potenziale analgesico nel 2014, quando i ricercatori dell’Università di Yale hanno analizzato più di cento tossine rilasciate dai ragni.
Un peptide isolato dal veleno della tarantola peruviana potrebbe diventare la base di un nuovo antidolorifico. Scienziati australiani dell’Università del Queensland ritengono che un tale analgesico sarà più efficace degli analoghi esistenti e non creerà così dipendenza.
Gli autori guidati da Sónia Henriques hanno isolato il peptide ProTx-II dal veleno della tarantola velluto verde peruviana. Usando la spettroscopia NMR e una serie di altri metodi, hanno studiato la sua struttura e sono stati anche in grado di capire come il peptide interagisce con la membrana cellulare dei neuroni. Hanno scoperto che ProTx-II sopprime il recettore del dolore NaV1.7.
In futuro, gli scienziati hanno in programma di studiare più in dettaglio il meccanismo di sollievo dal dolore associato all’azione del peptide della tarantola. I ricercatori sperano di poter creare un nuovo analgesico che non abbia gli effetti collaterali della maggior parte degli antidolorifici. Inoltre, il nuovo farmaco creerà meno dipendenza rispetto ad altri farmaci.