La mascella di una donna è stata restaurata utilizzando un pezzo di osso prelevato dall’articolazione dell’anca.
Una ragazza della Sierra Leone di 27 anni di nome Isatu soffriva di ameloblastoma, un tumore benigno che cresceva sulla mascella inferiore, dall’età di dieci anni. Presto il tumore divenne così grande da coprire completamente un lato del viso della ragazza. Isatu non solo poteva sorridere, ma ogni notte aveva paura di soffocare, perché a causa del gonfiore la lingua le finiva in gola. Il suo aspetto è stato oggetto di costante crudele ridicolo da parte di estranei, che ha fatto piangere Isata, scrive The Daily Mail.
In preda alla disperazione, Isatu, portando in braccio il figlioletto, ha percorso a piedi più di 320 chilometri dal suo villaggio fino a Conakry, la capitale della Guinea, dove si trova l’ospedale galleggiante dell’organizzazione benefica internazionale Mercy Ships, che fornisce gratuitamente l’assistenza medica ai residenti dei paesi più poveri del mondo è ormeggiata.
Isatu ha subito tre interventi chirurgici. Durante la prima, avvenuta nel settembre 2018 e durata cinque ore, il tumore è stato asportato ed è stata impiantata nella mandibola della ragazza una protesi provvisoria in titanio. Quando Isatu ha visto la sua faccia senza tumore allo specchio dopo l’operazione, è stata in grado di sorridere per la prima volta in quasi 20 anni. Tre mesi dopo, la protesi in titanio è stata sostituita con una protesi permanente ricavata da una sezione dell’ileo della ragazza. La terza, la chirurgia estetica ha permesso di rimuovere la pelle in eccesso dal viso di Isat, rimasta dopo la rimozione del tumore.