Precedenti studi hanno dimostrato che i cereali integrali, che non hanno subito lavorazioni tecnologiche (pulizia, tostatura), ricchi di fibre, ferro e vitamine del gruppo B, sono molto benefici per la salute.

Ciò riguarda principalmente la prevenzione del diabete di tipo 2, poiché i cereali integrali sono i cosiddetti “carboidrati lenti”, vengono lentamente assorbiti dall’organismo e contribuiscono alla normalizzazione dei livelli di glucosio nel sangue e alla sensibilità dei tessuti all’insulina . Tuttavia, non è ancora chiaro se i cereali integrali aiutino a gestire il peso e, in tal caso, perché.

Gli autori dello studio hanno condotto un esperimento di otto settimane a cui hanno preso parte 49 uomini e 32 donne di età compresa tra i 40 e i 65 anni. Nelle prime due settimane, tutti i partecipanti hanno mangiato lo stesso cibo, il che ha permesso di determinare il fabbisogno calorico individuale. I partecipanti sono stati quindi divisi casualmente in due gruppi.

Dalla dieta del primo gruppo erano completamente esclusi i cereali “raffinati” – pane di farina bianca, riso bianco e così via, e invece includevano pane integrale, riso integrale, farina d’avena e così via. Il secondo gruppo ha continuato a mangiare cereali trasformati. Allo stesso tempo, le diete dei due gruppi differivano solo per il contenuto di frammenti di cereali integrali e fibre, ed erano le stesse in termini di contenuto calorico, composizione di microelementi, tipo e struttura degli alimenti.

Ai partecipanti è stato chiesto di mangiare solo i cibi che gli venivano dati, di non mangiare nulla “a parte” e di mantenere il loro livello abituale di attività fisica. Due mesi dopo, i ricercatori hanno misurato il peso, la glicemia, il tasso metabolico, il consumo di calorie, la fame e la sazietà dei partecipanti.

Sebbene il peso medio dei partecipanti di entrambi i gruppi sia rimasto lo stesso, i ricercatori sono stati in grado di trovare importanti differenze tra i gruppi che sono importanti per la normalizzazione del peso corporeo. Ad esempio, i partecipanti al gruppo “integrale” avevano tassi metabolici a riposo e dispendio calorico giornaliero significativamente più elevati rispetto a quelli che mangiavano carboidrati raffinati.

In media, il primo ha perso 100 calorie in più al giorno rispetto al secondo, che equivale all’incirca a una camminata veloce di mezz’ora. Gli scienziati ritengono che ciò sia dovuto alla fibra, che contribuisce al dispendio di energia da parte dell’organismo durante la digestione del cibo.

Secondo le ultime linee guida dietetiche emesse dal Dipartimento della Salute degli Stati Uniti, gli americani dovrebbero passare dai cereali raffinati ai cereali integrali e mangiare da una tazza e mezza a due tazze di riso integrale o farina d’avena al giorno.