Il termine “mindfulness” è tratto dal buddismo, dove il raggiungimento di questo stato è considerato una delle condizioni necessarie per l’illuminazione. La pratica dell’autoconsapevolezza significa consapevolezza incondizionata e non giudicante del momento presente. Allo stesso tempo, tutti i sentimenti, i pensieri e le sensazioni che sorgono devono essere accettati e riconosciuti così come sono, senza esprimere alcun giudizio. Si ritiene che le psicoterapie basate su questa pratica, combinate con lo yoga e la meditazione, aiutino ad alleviare lo stress e siano utili per una vasta gamma di malattie, dal disturbo da stress post-traumatico e disturbi alimentari al mal di schiena cronico e persino al cancro.

Tuttavia, i ricercatori della McGill University (Canada) hanno scoperto che i benefici dell’autocoscienza possono essere in qualche modo esagerati. Hanno analizzato i dati di 124 studi clinici della pratica come metodo di psicoterapia. I ricercatori hanno scoperto che sono stati ottenuti risultati positivi nel 60% dei casi, il che supera la probabilità statistica. Sono stati ottenuti risultati negativi solo in tre studi clinici. Ulteriori studi sulla questione hanno dimostrato che i risultati di molti altri studi clinici su questo argomento rimangono inediti per molti anni dopo il loro completamento. Ciò ha portato gli autori dell’articolo a suggerire che i risultati negativi dei test vengano semplicemente messi a tacere.

“Questo non significa che la consapevolezza di sé non funzioni”, ha commentato i risultati in un’intervista con Nature uno degli autori dell’articolo , psicologo Brett Tombs (Brett Thombs). Non ho dubbi che questa pratica aiuti molte persone. Non sono affatto il suo avversario. Penso solo che dovremmo riportare tutto sui risultati della ricerca in modo che le persone capiscano come, per chi e in che misura questo metodo sia utile.