È stato dimostrato che questo composto di frutti di mare riduce il rischio di malattie renali croniche e mantiene sani i reni. I risultati del lavoro sono presentati in un articolo sulla rivista BMJ.

Precedenti studi sugli animali hanno dimostrato che gli acidi grassi polinsaturi omega-3 possono avere effetti benefici sulla funzione renale, ma gli studi sull’uomo di questi effetti sono stati piuttosto limitati e basati principalmente su indagini dietetiche.

La nuova meta-analisi ha esaminato i dati di 19 studi condotti in 12 paesi fino a maggio 2020, che includevano quasi cinquemila partecipanti. Gli autori hanno esaminato i livelli di biomarcatori omega-3, che includevano acido eicosapentaenoico, docosaesaenoico, docosapentaenoico e alfa-linolenico (ALA).

Le principali fonti alimentari di queste sostanze sono i frutti di mare, mentre l’ALA si trova nelle piante (noci, semi e verdure a foglia verde).

Gli scienziati hanno concluso che livelli più elevati di acidi grassi omega-3 presenti nei frutti di mare sono associati a un rischio ridotto di malattie renali croniche e a un declino più lento della funzionalità renale.

Inoltre, tali effetti si ottenevano solo con l’uso di frutti di mare, i cibi vegetali ricchi di omega-3 non fornivano tale protezione. Nel processo, i soggetti sono stati divisi in base al livello di acidi grassi omega-3 nel loro corpo.

Il gruppo con il punteggio più alto aveva il 13% in meno di probabilità di avere una malattia renale cronica rispetto al gruppo con il punteggio più basso.

Allo stesso tempo, gli esperti sottolineano che le differenze nella metodologia del lavoro scientifico potrebbero influenzare i risultati, quindi hanno in programma di condurre ulteriori studi controllati randomizzati.

I frutti di mare fanno parte della dieta mediterranea, considerata molto salutare. Quali altri alimenti include questo tipo di cibo?