Lo studio ha coinvolto 295 uomini, la cui età media era di 62 anni. Erano tutti in sovrappeso o obesi, a circa un terzo era stato diagnosticato il diabete o avevano problemi cardiaci e tre quarti dei partecipanti fumavano o continuavano a fumare al momento dello studio.

Ai partecipanti è stato chiesto di rispondere a domande riguardanti la frequenza e l’intensità del loro esercizio. Sulla base di questi dati, il livello di attività fisica degli uomini è stato stimato utilizzando l’equivalente metabolico (MET), un’unità di misura dell’attività fisica. Un valore di 1 MET corrisponde a uno stato di riposo.

Di conseguenza, tutti i partecipanti sono stati divisi in 4 gruppi, da chi preferisce uno stile di vita sedentario (circa 3 MET a settimana) a molto attivo (18 MET a settimana), che corrisponde a circa due ore di intenso esercizio fisico, come correre o nuotare, 3,5 ore di esercizio moderato o 6 ore di esercizio leggero. Il gruppo “seduti” si è rivelato il più numeroso, comprendeva il 44% dei partecipanti, ma tra loro c’erano anche molti appassionati di sport (26% dei partecipanti).

Gli uomini sono stati anche interrogati sulla loro vita sessuale, in particolare sulla qualità della funzione erettile, sulla capacità di raggiungere l’orgasmo, sulla frequenza dei rapporti sessuali. Ai partecipanti è stato chiesto di valutare la propria soddisfazione per vari aspetti della loro funzione sessuale su una scala da 0 a 100.

Come si è scoperto, gli uomini del gruppo con la maggiore attività fisica sono più soddisfatti degli altri della loro potenza. La metà di loro le ha dato un voto di 70, mentre la media per il gruppo seduto era di 33.

Come notato dagli autori dello studio, i risultati mostrano che per la conservazione e il mantenimento della funzione sessuale maschile, anche un’attività fisica leggera è ancora meglio di niente.