Ora in media non sono 28, ma 29,3 giorni.
La durata standard del ciclo mestruale non è di 28 giorni, ma poco più – 29,3, mentre la durata media della fase follicolare è di 16,9 giorni. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’azienda svedese Natural Cycles, che hanno analizzato le informazioni su più di 600.000 cicli mestruali: la diffusione nella durata, come hanno mostrato, dipende anche dall’età e dall’indice di massa corporea di una donna. Un articolo che descrive il lavoro è stato pubblicato su npj Digital Medicine.
Tradizionalmente, un ciclo mestruale è limitato a 28 giorni e la cosiddetta fase luteale (tra l’ovulazione e il successivo ciclo mestruale) è limitata a 14 giorni. Nonostante il fatto che in realtà ci sia una diffusione temporale (nel ciclo mestruale – di sette giorni, e nella fase luteale – meno, solo di due), questi indicatori sono considerati standard e si basano, ad esempio, sulla pianificazione della gravidanza.
Infatti, la durata sia del ciclo mestruale che della fase luteinica dipende da molti fattori, tra cui, ad esempio, lo stile di vita, l’indice di massa corporea e l’età (con l’età la durata del ciclo diventa più stabile, e più vicino alla menopausa diminuisce in modo significativo). Natural Cycles, guidata da Jonathan Bull, ha deciso di rivedere i tempi delle fasi del ciclo mestruale analizzando i dati su 612.613 cicli mestruali raccolti utilizzando la loro app per la fertilità (un totale di 124.648 donne sono state incluse nel campione).
Gli scienziati hanno anche scoperto che da 25 a 45 anni la durata media del ciclo diminuisce di 0,18 giorni all’anno e la fase follicolare di 0,19.
La maggiore variazione nella durata del ciclo è stata osservata nelle donne con un indice di massa corporea superiore a 35 ed è stata pari a 0,4 giorni.
I risultati del lavoro indicano che i tempi standard delle fasi del ciclo mestruale non sono corretti: è impossibile concentrarsi su di essi per valutare la fertilità (ad esempio, per evitare la possibilità di rimanere incinta o, al contrario, per aumentare la possibilità). Gli autori consigliano di monitorare attentamente il proprio ciclo mestruale e notano inoltre che i dati ottenuti aiuteranno a migliorare il lavoro dei tracker automatici del ciclo mestruale e prevedere i periodi della sua insorgenza e l’inizio dell’ovulazione.
Quest’anno, in occasione della Giornata internazionale della donna, abbiamo esplorato la storia dell’emergere e dello sviluppo dell’industria dei prodotti per l’igiene femminile, utilizzati per controllare il flusso mestruale, e considerato anche i rischi che possono comportare per la salute delle donne: puoi leggere di più su questo nel nostro materiale “In utero”.
Elisabetta Ivtushok