È noto che il fumo provoca danni all’endotelio (lo strato cellulare che riveste la superficie interna dei vasi sanguigni), una risposta infiammatoria sia nei vasi che in tutto il corpo, nonché l’invecchiamento cellulare. Allo stesso tempo, il vino rosso – grazie all’elevata concentrazione di fenoli antiossidanti naturali – stimola la produzione di sostanze che proteggono l’endotelio dai danni, dilatano le arterie coronarie e migliorano l’afflusso di sangue al cuore.

I ricercatori hanno studiato come il fumo influisce su una varietà di processi biochimici nel sangue e nei vasi sanguigni di 20 giovani sani, di solito non fumatori. Ai partecipanti è stato chiesto di fumare tre sigarette, mentre la metà di loro ha bevuto un paio di bicchieri di vino rosso un’ora prima.

Di conseguenza, è stato riscontrato che quei partecipanti che avevano precedentemente bevuto vino, il fumo non ha causato cambiamenti biochimici pericolosi per i vasi sanguigni a livello cellulare. Inoltre, i partecipanti che hanno fumato senza aver prima bevuto vino hanno avuto una diminuzione del 56% dell’attività della telomerasi, un enzima che determina la lunghezza dei telomeri (regioni terminali protettive dei cromosomi). L’accorciamento dei telomeri è noto per essere una delle principali cause biologiche dell’invecchiamento.

Nel frattempo, nei partecipanti che hanno bevuto vino prima di fumare, l’attività della telomerasi è diminuita solo del 20%. Inoltre, il vino rosso ha impedito un aumento del livello di infiammazione nel corpo dei fumatori.

Allo stesso tempo, gli scienziati notano che i loro risultati hanno dei limiti, poiché allo studio hanno preso parte solo persone sane, giovani e non fumatori che possono fumare occasionalmente una o due sigarette. Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se l’effetto protettivo del vino rosso funziona per i forti fumatori, così come per gli anziani o per coloro che soffrono di malattie croniche.