Fatto scientifico: il cervello delle persone del Paleolitico superiore (40-12 mila anni fa) e persino il cervello dei Neanderthal (l’ultimo di loro visse 40 mila anni fa) era più grande del cervello dei moderni uomo. Alla fine dei Neanderthal, il suo volume raggiungeva i 1500 cm³ e oltre. Negli uomini del ventunesimo secolo, la dimensione media del cervello è di circa 1425 cm³, nelle donne – 1350 cm³.

Dalla fine degli anni ’80, gli scienziati hanno cercato le cause di questi cambiamenti, che il linguaggio non oserà chiamare evolutivi. Dopotutto, siamo abituati ad essere orgogliosi della nostra “ragionevolezza” e siamo convinti che sia stato il cervello sviluppato a portare l’Homo sapiens all’apice dell’evoluzione e da esso ha creato la corona della natura.

“Il restringimento del cervello è iniziato circa 25.000 anni fa ed è continuato in modo abbastanza evidente per circa altri 10.000 anni”, afferma l’editore scientifico del portale anthropogenesis.ru, professore associato presso la Facoltà di Biologia dell’Università statale di Mosca . Lomonosov Stanislav Drobyshevsky. – Questo getta molti nella confusione: gli antichi erano più intelligenti di noi? Come mai? Dopotutto, avevano una cultura inferiore e primitiva! Ma immaginiamo in quali condizioni difficili vivevano i nostri lontani antenati. E quante conoscenze e informazioni dovevano tenere in testa: come fabbricare strumenti, come accendere il fuoco, come costruire un’abitazione, come rintracciare la preda e come catturarla, sventrarla, cucinarla, cosa puoi mangiare e cosa non puoi, come proteggerti da predatori o parassiti? E ricorda i miti e le leggende. E tutto questo in una testa! Senza esagerare, erano generalisti.”

Chiedi a un cittadino di costruire, ad esempio, un’ascia con le proprie mani. Il risultato è prevedibile. Nella migliore delle ipotesi, siamo pronti per assemblare i mobili IKEA con le nostre mani, dove tutte le viti e i fori sono già perfettamente adattati l’uno all’altro.

Nonostante il fatto che la civiltà si sia precipitata in avanti e la quantità totale di informazioni acquisite e accumulate dalle persone abbia raggiunto valori astronomici, la conoscenza nella testa di una singola persona è notevolmente diminuita. Non si può dire che siamo più stupidi dei nostri antenati. Avevano solo bisogno di lavorare costantemente con il proprio cervello e comprendere il mondo che li circondava attraverso la propria esperienza.

In che modo una persona è come un animale domestico?

Il cervello è un organo estremamente energivoro. Rappresenta solo il 2% della massa del corpo umano e consuma il 25% dell’energia. Per questo motivo gli antichi avevano un fisico possente: avevano bisogno di nutrirsi intensamente del contenuto del cranio, cacciando la carne degli animali feroci. sapiens ha dominato l’agricoltura, la sua vita è diventata più stabile e più facile e le sue dimensioni cerebrali hanno iniziato a diminuire. Inoltre, questo processo, secondo i biologi, è stato supportato dalla selezione naturale.

Il prezzo del sesso più debole ora non erano maschi robusti, ma individui con una maggiore fertilità. E per lasciare più prole non servono grandi dimensioni. Cominciarono ad essere richiesti individui non aggressivi, ma amichevoli e i loro parametri fisici erano più piccoli.

A proposito, i popoli moderni, che discendono dai nomadi pastorali, hanno una dimensione media del cervello leggermente più grande, ad esempio, degli europei. Questi sono mongoli, buriati, kazaki. Il motivo è che i loro antenati hanno continuato a mangiare cibi animali ad alto contenuto calorico, mentre gli agricoltori sono passati a una dieta a base di carboidrati. Sebbene anche le dimensioni del loro cervello si stessero riducendo.

Gli scienziati chiamano questo effetto di restringimento del cervello “sindrome da addomesticamento”, simile agli animali domestici. Gli studi hanno dimostrato che negli animali addomesticati dall’uomo, non solo il comportamento e i livelli ormonali cambiano nel tempo, ma anche il volume del cervello. Esatto, sta diventando più piccolo rispetto al cervello delle loro controparti selvagge. Una vita ben nutrita e calma favorisce questo – dopotutto, il cervello non è solo un consumatore di energia, è anche pigro.

Come far crescere le sinapsi

Bene, e le capacità mentali? Sono in qualche modo legati alle dimensioni del cervello?

“Direttamente entro i limiti di una specie biologica, no”, afferma Stanislav Drobyshevsky. “L’intelligenza dipende principalmente non dalle dimensioni del cervello e nemmeno dal numero di neuroni in esso contenuti, ma dal numero di connessioni tra i neuroni. E può essere dovuto all’ereditarietà, determinata dallo stile di vita o dall’esperienza. Se una persona impara costantemente, sviluppa sempre più tali connessioni, anche il suo intelletto sarà più alto. “>

È interessante notare che con l’età il numero di neuroni diminuisce in modo significativo, ma le capacità intellettuali di una persona possono rimanere le stesse o addirittura aumentare. Questo è quando nuove sinapsi crescono nel cervello.

Quali saranno le prospettive per l’umanità? I nostri cervelli continueranno a rimpicciolirsi? La popolazione è in crescita, la specializzazione è in aumento (tutti comprendono una certa area di conoscenza e abilità specifiche), inoltre, ci sforziamo costantemente di semplificarci la vita con ogni sorta di conquiste della civiltà e proteggerci dal cattivo ambiente condizioni. E tutti questi sono prerequisiti per un’ulteriore riduzione del cervello.

O ti piacerebbe vivere in una grotta, ma con un grande cervello?