Ha condotto uno studio su un gruppo di 27 uomini dai 21 anni in su. Stava cercando un legame tra l’infiammazione della ghiandola prostatica e il trattamento delle malattie dentali. Prima dell’inizio dello studio, ogni partecipante è stato sottoposto a biopsia e il sangue è stato prelevato per l’antigene prostatico specifico (PSA).

21 uomini su 27 non avevano infiammazione o era insignificante, 15 avevano neoplasie maligne nella ghiandola prostatica. Due partecipanti avevano sia infiammazione che cancro. Tutti gli uomini avevano malattie gengivali moderate o gravi. Durante lo studio, hanno ricevuto cure dentistiche ma nessun trattamento per la prostatite.

Alla fine dello studio, durato due mesi, 21 uomini avevano livelli di PSA ridotti, sei uomini non avevano alcun cambiamento.

“Questo studio dimostra che il trattamento delle malattie dentali può migliorare i sintomi della prostatite e la qualità della vita dei pazienti”, afferma Bissada.

Ritiene che una visita dal dentista dovrebbe essere obbligatoria per i pazienti con prostatite, così come lo è per i pazienti con malattie cardiovascolari e le donne incinte.