La mononucleosi infettiva nell’adolescenza aumenta il rischio di sviluppare malattie del sistema nervoso centrale in futuro.
Questa è la conclusione raggiunta dai ricercatori di diversi centri di ricerca in Svezia e dell’University College di Londra (Regno Unito), il cui articolo è stato pubblicato sulla rivista JAMA Network Open.
La mononucleosi infettiva è una malattia virale acuta causata dal virus Epstein-Barr, che si ammala più spesso durante l’infanzia, l’adolescenza e la giovane età. A sua volta, la sclerosi multipla (SM, una malattia autoimmune che colpisce le guaine mieliniche delle fibre nervose nel cervello e nel midollo spinale) viene diagnosticata più spesso tra i 20 ei 50 anni. Le cause di questa malattia non sono ancora chiare. In particolare, si ritiene che un aumento del rischio di SM sia associato a una predisposizione genetica, ma non è ancora noto quali siano i fattori scatenanti che scatenano lo sviluppo della patologia.
Uno studio precedente del professor Scott Montgomery e colleghi ha rilevato che il rischio di SM aumenta significativamente se una persona nella sua adolescenza (dagli 11 ai 19 anni) viene ricoverata in ospedale con una grave infezione, in particolare quella che colpisce il centro sistema nervoso. In particolare, stiamo parlando di mononucleosi.
In un nuovo studio progettato per definire meglio il ruolo della mononucleosi nello sviluppo della SM, gli scienziati hanno analizzato i dati su quasi due milioni e mezzo di svedesi nati tra il 1958 e il 1994, alcuni dei quali erano fratelli. A quasi 6.000 partecipanti di età superiore ai 20 anni è stata diagnosticata la sclerosi multipla. I ricercatori sono partiti dal presupposto che se uno dei bambini della famiglia aveva la mononucleosi e successivamente sviluppava la SM, mentre altri no, questo ci consente di concludere che è stata l’infezione a portare alla sclerosi multipla e non una predisposizione genetica.
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L’analisi dei dati ha mostrato che la mononucleosi tra gli 11 e i 19 anni, e soprattutto tra gli 11 e i 15 anni, quando ci sono cambiamenti molto potenti nel sistema nervoso e immunitario, aumenta significativamente il rischio di sviluppare SM in futuro. Come ha spiegato il professor Montgomery nel suo articolo sulla rivista The Conversation, il processo di danneggiamento delle guaine mieliniche delle fibre nervose avviene molto lentamente e all’inizio in modo impercettibile, quindi la diagnosi di sclerosi multipla viene solitamente fatta solo più vicino ai 30 anni.