Le persone che condividono foto di se stesse, dei propri cari e degli animali domestici molte volte al giorno sui social media possono essere maggiormente a rischio di depressione.
Questa è la conclusione a cui è giunta Alexandra Valéria Sándor, sociologa dell’Università di Budapest (Ungheria), il cui articolo è stato pubblicato sull’European Journal of Social Sciences.
Tra il 22 aprile e l’11 maggio 2020, durante il periodo di punta della prima ondata della pandemia di COVID-19 in Ungheria e l’introduzione della rigida quarantena, Sandor ha condotto un sondaggio online con 170 volontari. Il ricercatore era interessato a come le nuove condizioni influenzano il comportamento delle persone nei social network e il loro stato mentale.
Tra le altre cose, ai partecipanti al sondaggio è stato chiesto di confrontare se hanno iniziato a pubblicare selfie sui social network più spesso durante la quarantena, oltre a foto e video con i loro cari, compresi gli animali domestici. Si è scoperto che quasi il 18% condivide tali contenuti più volte al giorno, anche se l’8% di queste persone ha ammesso di averlo fatto prima della pandemia.
I partecipanti hanno anche risposto a domande che consentivano test standard del loro stato psicologico. Coloro che ottengono almeno tre su una scala a sei punti sono considerati ad alto rischio di disturbo depressivo maggiore e dovrebbero essere indirizzati a uno specialista. C’era il 16% dei partecipanti al sondaggio.
Analisi I dati raccolti hanno mostrato che tra quei partecipanti che quotidianamente, e anche più volte al giorno, pubblicano selfie sui social network, oltre a foto dei propri figli, parenti, gatti, cani e altri animali domestici, il rischio di depressione è aumentato del 19 %. Qual è esattamente la ragione di un tale fenomeno resta da chiarire nel corso di ulteriori ricerche, scrive Shandor.