Gli antibiotici a doppia azione aiutano a combattere i supermicrobi

È stata scoperta una nuova classe di composti che non solo uccidono i batteri resistenti a tutti gli antibiotici conosciuti, ma indirizzano anche il sistema immunitario a combatterli.

Un articolo di un gruppo di scienziati del Wistar Institute for Biomedical Research (USA) è stato pubblicato su Nature.

Al fine di scongiurare l’imminente crisi sanitaria globale associata alla crescita catastrofica di batteri patogeni (supermicrobi) resistenti a tutti gli antibiotici conosciuti, particolarmente esacerbata durante la pandemia di COVID-19, sono urgentemente necessari antimicrobici di nuova generazione. Questi farmaci dovrebbero funzionare secondo un principio diverso rispetto agli antibiotici esistenti.

Farokh Dotiwala e i suoi colleghi sono stati in grado di identificare una nuova classe di composti chimici con proprietà uniche: non solo sopprimono l’attività dei supermicrobi stessi, ma contemporaneamente costringono le cellule del sistema immunitario a lavorare nello stesso direzione. Tali farmaci di nuova generazione sono stati chiamati “immunoantibiotici a doppia azione”.

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In particolare, stiamo parlando di IspH-inibitori – composti che bloccano l’enzima IspH. Questa proteina svolge un ruolo chiave nella biosintesi degli isoprenoidi (sostanze senza le quali le cellule della maggior parte dei batteri patogeni non possono sopravvivere). Esperimenti su topi umanizzati (animali geneticamente modificati per contenere geni e cellule umani) hanno dimostrato che gli inibitori IspH forniscono anche una “seconda linea” di difesa attivando le cellule T umane che iniziano ad attaccare i batteri. Di conseguenza, i microbi devono lavorare su due fronti, il che rende difficile sviluppare resistenza, osservano i ricercatori.

Gli esperimenti di laboratorio hanno già confermato che gli inibitori IspH sono superiori a tutti i potenti antibiotici conosciuti in termini di efficacia contro un’ampia gamma di batteri resistenti agli antibiotici. Allo stesso tempo, gli inibitori di IspH non sono tossici per le cellule umane. “Siamo fiduciosi che gli immuno-antibiotici a doppia azione rappresenteranno un punto di svolta nella lotta globale contro la resistenza agli antibiotici nei batteri”, ha affermato Dotivala.

Gli antibiotici a doppia azione aiutano a combattere i supermicrobiultima modifica: 2023-01-24T14:09:08+01:00da koseranda

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