I ricercatori dell’Università di Manchester (UK) hanno analizzato i dati sulle visite sanitarie per autolesionismo (autolesionismo) in tre città inglesi tra il 2000 e il 2013. Si è scoperto che in un quarto di questi casi (quasi 25mila), uomini e donne di mezza età (dai 40 ai 59 anni) si sono inflitti lesioni.

Allo stesso tempo, tra il 2008 e il 2012, c’è stato un forte aumento del numero di casi di autolesionismo tra gli uomini di mezza età – il numero di casi di autolesionismo intenzionale di varie lesioni in questo gruppo di popolazione è aumentato del 50% rispetto ai tempi pre-crisi. Tra le donne, questo effetto non è stato osservato.

L’analisi dei dati ha mostrato che l’autolesionismo tra gli uomini di mezza età è principalmente associato all’abuso di alcol, alla perdita del lavoro, ai problemi di alloggio e di denaro. Le donne hanno maggiori probabilità di ferirsi a causa di malattie mentali. Un quarto degli uomini e delle donne che si sono fatti male una volta lo fanno di nuovo entro un anno dal primo episodio. Ma gli uomini hanno più probabilità delle donne di suicidarsi.

Secondo l’autore principale dello studio, il professor Nav Kapur, gli uomini di mezza età sono il gruppo economicamente più vulnerabile della popolazione. Questo gruppo ha anche il più alto tasso di suicidi. Allo stesso tempo, gli uomini in difficoltà spesso rifiutano di cercare aiuto e “affogano” i loro problemi nell’alcol.