Gli scienziati hanno reclutato 278 coppie di sposi per partecipare allo studio. Ai partecipanti è stato chiesto di tenere un diario quotidiano per due settimane e registrare la frequenza con cui hanno fatto sesso, oltre a valutarne la qualità su una scala di sette punti. Inoltre, tutti i partecipanti hanno completato un test standard sui “cinque grandi fattori della personalità”: gradevolezza, coscienziosità, estroversione, stabilità emotiva e apertura a nuove esperienze. Si ritiene che valutando la gravità di ciascuno di questi tratti sia possibile costruire un modello di personalità individuale.

Il confronto tra i risultati dei test e le voci del diario ha confermato la teoria secondo cui, sebbene gli uomini abbiano maggiori probabilità di iniziare il sesso, sono le donne a determinarne la frequenza. Più benevolenza e apertura a nuove esperienze si manifestavano nel carattere del partner, più spesso le coppie facevano sesso. Allo stesso tempo, le qualità personali del partner non hanno avuto alcun effetto sulla frequenza dei contatti sessuali.

Per quanto riguarda il piacere del sesso, in questo caso sono importanti le personalità di entrambi i partner. Ad esempio, minore è la stabilità emotiva nel carattere di ciascuno, minore sarà il piacere che trarranno dal sesso. È interessante notare che una caratteristica come l’apertura a tutto ciò che è nuovo, nel caso degli uomini, funziona contro di loro: più sono sintonizzati su nuove esperienze, meno piacere porta loro il sesso.

Allo stesso tempo, gli scienziati notano che poiché i partecipanti erano giovani sposi, i risultati ottenuti potrebbero non essere corretti in altre fasi della relazione in una coppia. Gli scienziati intendono continuare a studiare i legami tra le qualità personali delle persone e la loro sessualità.