Molti credono che sia il corpo del paziente a diventare resistente agli antibiotici, non il microrganismo che causa l’infezione.
Gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sono preoccupati per i risultati di un sondaggio sulla conoscenza pubblica degli antibiotici. Si è tenuto in 12 paesi. Ai partecipanti è stato chiesto di rispondere a 14 domande sull’uso di antibiotici, sulla conoscenza di questi farmaci e sullo sviluppo della resistenza agli antibiotici. In totale, hanno partecipato al sondaggio circa 10.000 persone. La resistenza agli antibiotici è associata alla comparsa di batteri resistenti a questi farmaci.
La frequente ed errata prescrizione di antibiotici nella cura delle malattie infettive porta ad un aumento del numero di batteri resistenti. Sta diventando sempre più difficile trattare le infezioni che causano. Quasi due terzi degli intervistati hanno riferito di essere a conoscenza del problema della resistenza agli antibiotici, ma le conseguenze di questo problema per loro e per le loro famiglie non erano loro chiare. Il 64% degli intervistati ha risposto che gli antibiotici possono essere usati per trattare l’influenza e il 32% ritiene che non sia necessario seguire completamente il ciclo di antibiotici prescritto, poiché i farmaci possono essere interrotti dopo essersi sentiti meglio.
Il 76% dei partecipanti era sicuro che il corpo del paziente diventasse resistente agli antibiotici, e non ai batteri, come accade effettivamente. Il 66% degli intervistati ritiene che l’assunzione di antibiotici aiuterebbe a prevenire la possibilità di contrarre un’infezione resistente agli antibiotici.Il 64% degli intervistati ritiene che i medici possano risolvere il problema della resistenza agli antibiotici molto prima che diventi troppo grave e il 57% degli intervistati ritiene che non può fare nulla per combattere questo problema. Gli esperti dell’OMS ritengono che sia necessario sensibilizzare i pazienti sul crescente problema della resistenza agli antibiotici.