Gli specialisti sono sicuri che anche le donne con malattie mentali preesistenti possano usare tali contraccettivi senza paura.
Un articolo di ricercatori della Northwestern University School of Medicine (USA) è stato pubblicato sull’American Journal of Psychiatry.
Gli autori hanno esaminato i dati di molteplici studi che sono stati pubblicati nella letteratura medica scientifica. Tutti questi studi si sono concentrati sui metodi contraccettivi scelti dalle donne con malattie mentali e sulle conseguenze della loro scelta.
Di conseguenza, gli scienziati sono giunti alla conclusione che l’uso di qualsiasi tipo di contraccettivo ormonale – pillole, dispositivi intrauterini, anelli vaginali e così via – non porta allo sviluppo della depressione, che è contraria alle credenze popolari.
Non ci sono chiare differenze nella gravità dei sintomi della depressione tra quelle donne che usano la contraccezione ormonale e quelle che non lo fanno. Inoltre, in alcuni casi, i contraccettivi ormonali aiutano persino a stabilizzare la condizione o a ridurre le manifestazioni di depressione nelle donne con disturbi mentali.
Nel frattempo, le donne con problemi mentali preesistenti spesso rifiutano il metodo ormonale per prevenire gravidanze indesiderate. Temono che gli ormoni contenuti nei contraccettivi possano causare depressione e persino pensieri suicidi, osservano i ricercatori. “Alla domanda: “I contraccettivi ormonali causano la depressione?” “I risultati di una revisione di tutte le pubblicazioni ci consentono di dare una risposta molto definitiva: “No”, ha sottolineato uno degli autori, Katherine Wisner.