Nuotare in mare in inverno è la cosa più rinfrescante che abbia mai fatto in vita mia. Ma fai attenzione se sei nuovo a questo. Lo shock di immergersi in acqua fredda può essere davvero spaventoso e mozzafiato. Sott’acqua, sento un dolore bruciante nel corpo e un po’ di panico. Ma allo stesso tempo, tutti i pensieri negativi nella mia testa smettono di infastidirmi.

Dopo due minuti, la temperatura della mia pelle scende al livello della temperatura dell’acqua. Comincio a sentirmi a mio agio, il mio respiro torna normale. Anche dopo una breve nuotata, mi sento sollevato per qualche ora e calmo per qualche giorno.

Come molti che nuotano regolarmente in acque fredde, credo che faccia bene non solo al corpo, ma anche allo stato psicologico di una persona. Uno studio che abbiamo condotto con i ricercatori dell’Università di Portsmouth e degli University Hospitals di Brighton e Sussex dimostra che nuotare in acque aperte e fredde aiuta a combattere la depressione.

La storia di Sarah

Durante la preparazione di una serie di programmi che ho ospitato nel 2016 su BBC 1, abbiamo incontrato Sarah. Poi aveva 26 anni – dall’età di 17 anni ha preso antidepressivi. La depressione l’ha perseguitata fin dall’adolescenza. Quando ci siamo incontrati, era disperata e voleva smettere di prendere le pillole. Ha detto che a causa loro si sente costantemente come in una nebbia. Amava nuotare.

Ho parlato con i dottori che ha visto e le ho chiesto se poteva iniziare a nuotare nell’acqua fredda. Abbiamo deciso di sperimentare. Ogni settimana Sarah nuotava in acque libere, in acque fredde. Dopo ogni nuotata, il suo umore migliorava immediatamente, i sintomi della depressione e la quantità di farmaci diminuivano gradualmente.

Due anni dopo, Sarah continua a nuotare e ha smesso di prendere le pillole.

«Sto bene. Vado ancora alle consultazioni con uno psicoterapeuta. Spero che un giorno finiranno. Ma non smetterò di nuotare. Mi ha aiutato molto nei momenti più difficili““, afferma Sarah .

Risposta allo stress

L’esercizio all’aperto e la compagnia di persone che la pensano allo stesso modo possono davvero aiutare nella lotta contro la depressione e l’aumento dell’ansia. Ma un team di scienziati dell’Università di Portsmouth sostiene che l’effetto stesso dell’immersione in acqua fredda può influenzare positivamente lo stato psicologico di una persona.

Esiste una teoria biologica molto convincente su come potrebbe funzionare. L’immersione in acqua fredda innesca la cosiddetta risposta allo stress nel corpo. Questo è un insieme di risposte fisiologiche e ormonali che dovrebbero aiutare una persona a far fronte a un’ampia gamma di potenziali minacce.

Gli attacchi degli animali, il salto nell’acqua fredda e il superamento di un esame scatenano reazioni simili nel corpo umano. La frequenza cardiaca, la pressione e la frequenza respiratoria aumentano, vengono prodotti gli ormoni dello stress.

Quando ripeti l’immersione in acqua fredda (sotto i 15 gradi), la risposta allo stress del tuo corpo diminuisce. Uno studio condotto da professori dell’Università di Portsmouth mostra che in questo caso si tratta di ridurre il livello generale di stress.

Ad esempio, se ti immergi regolarmente in acqua fredda e decidi di provare un altro sport rischioso, ad esempio allenarti in quota, allora la reazione del tuo corpo sarà molto più mite di quella di una persona che non si è mai tuffata in acqua fredda .

Gli scienziati lo chiamano «adattamento incrociato». Questo è quando una forma di stress adatta il corpo a un’altra.

C’è una crescente evidenza che la depressione sia collegata alla risposta allo stress cronico del corpo alle sfide fisiche e psicologiche della vita moderna.

A causa dell’effetto di adattamento incrociato, nuotare in acque fredde può ridurre questa risposta allo stress cronico e quindi migliorare lo stato psicologico di una persona.