La questione, particolarmente acuta nell’ultimo anno, viene discussa oggi sotto il titolo “È dannoso?”
Sebbene il distanziamento sociale riduca il rischio di contrarre il coronavirus, la scienza ci ricorda che la mancanza di contatto fisico può avere conseguenze indirette per la nostra salute e persino aumentare la probabilità di infezione.
Secondo i risultati della ricerca durante la pandemia, è emerso che più alle persone mancavano il contatto e gli abbracci, più alti valutavano i loro livelli di ansia, sentimenti di solitudine e cattivo stato mentale. I partecipanti erano 1.746 persone provenienti da Regno Unito, Francia e Messico che praticavano il distanziamento sociale o erano in isolamento per una media di 46 giorni.
Le persone che si abbracciano spesso tendono a segnalare livelli più elevati di tranquillità e hanno meno probabilità di sentirsi soli, afferma Michael Banissi, professore di psicologia. “Potrebbe anche giovare al nostro sistema immunitario migliorando la risposta delle cellule alle infezioni.
Gli abbracci hanno un effetto benefico sull’immunità
Uno studio del 2015 ha esaminato il ruolo degli abbracci nella lotta alle malattie infettive. Prima di esporre 404 partecipanti al virus del raffreddore, gli psicologi hanno posto loro domande sul loro sostegno sociale, sui rapporti con le persone e su quante volte si sono abbracciati nelle ultime due settimane.
I volontari sono stati poi monitorati in quarantena. Coloro che si abbracciavano frequentemente avevano meno probabilità di prendere un raffreddore e, se lo facevano, i sintomi erano meno pronunciati.
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Fonte dell’ormone della felicità
Gli scienziati hanno suggerito che il contatto fisico e il supporto sociale riducono i livelli di ormoni dello stress come il cortisolo, che possono avere effetti devastanti sul sistema immunitario.
—La ricerca degli ultimi 10-15 anni dimostra che il miglior indicatore della tua salute mentale e fisica è il numero di amici intimi con cui condividi queste toccanti attività, afferma Robin Dunbar, professore di psicologia evolutiva all’Università di Oxford .
Il tocco attiva una serie di nervi specializzati nella pelle che vanno direttamente al cervello e stimolano il rilascio di endorfine, neurotrasmettitori [messaggeri chimici] coinvolti nel sistema del dolore. L’abbraccio evoca le stesse sensazioni della morfina, con cui le endorfine sono chimicamente correlate, ma senza dipendenza. Questo sistema di ricompensa costituisce la base della comunicazione nei primati.
Gli abbracci sono un fattore sociale
Il tocco è davvero importante fin dalle prime fasi della vita, è profondamente connesso al modo in cui formiamo i legami sociali.
L’abbraccio è uno dei più importanti predittori di mortalità.
Siamo nati con un bisogno biologicamente prescritto di assistenza sociale e comfort, nonché un bisogno di attaccamento sociale, afferma Aikaterini Fotopulu, professore di neuroscienze psicodinamiche. “Senza un contatto fisico appropriato, perdiamo questo “comfort di contatto” e affrontiamo peggio le emozioni negative.
E se non mi piacciono gli abbracci?
– Il tipo di personalità e il contesto sono importanti: non a tutti e non sempre piacciono gli abbracci, afferma la dottoressa Natalie Bowling. – Nel nostro studio, il 27% dei partecipanti ha un atteggiamento negativo nei confronti del tocco extra. Le persone più introverse tendono a non gradire il tocco più degli estroversi.
– Anche il contesto è importante: due terzi delle persone hanno dichiarato di non gradire essere toccati da estranei. Quindi è importante riconoscere che mentre abbracciare ha molti benefici per la salute, in determinate situazioni, non tutte le forme di contatto sono buone per tutte le persone, ha aggiunto il dottor Bowling.