Stiamo parlando di preparati ormonali combinati contenenti due tipi di ormoni sessuali femminili: estrogeni e progestinici.
I risultati di uno studio su larga scala condotto da scienziati delle università di Aberdeen (Regno Unito) e Copenaghen (Danimarca) sono stati pubblicati sulla rivistaThe BMJ. I ricercatori hanno analizzato i dati di due milioni di donne danesi di età compresa tra 15 e 49 anni. Dal 1995 al 2014 sono state raccolte informazioni sui metodi contraccettivi, sullo stato di salute, sul parto e così via. Le donne sono state divise in sottogruppi: quelle che non avevano mai preso la pillola anticoncezionale; chi li prende oggi, o ha smesso di farlo da non più di un anno; e coloro che non assumono contraccettivi ormonali da più di un anno. Le donne usavano diversi tipi di contraccettivi orali, ma la maggior parte (86%) erano combinati, contenenti estrogeni e progestinici.
Un’analisi delle informazioni ha mostrato che la maggior parte dei casi di cancro ovarico si osserva nel gruppo di donne che non hanno mai usato la contraccezione ormonale. Tra coloro che assumevano o stanno assumendo pillole anticoncezionali, il rischio comparativo di ammalarsi era significativamente inferiore. Questo effetto positivo è tanto più forte quanto più a lungo le donne usano i contraccettivi ormonali e persiste per diversi anni dopo l’interruzione della pillola. Secondo gli scienziati, la contraccezione ormonale ha prevenuto il 21% dei casi di cancro ovarico tra i partecipanti allo studio.
Sebbene fossero relativamente pochi quelli che usavano forme più vecchie di farmaci ormonali basati su un solo ormone – il progestinico – gli autori hanno concluso che tali farmaci non proteggono dal cancro ovarico.