Anche i fratelli di giocatori dipendenti giocano d’azzardo.
I risultati di uno studio condotto da un gruppo di esperti in psicologia, psichiatria e gioco d’azzardo dell’Università della British Columbia (Canada), dell’Università di Cambridge e dell’Imperial College di Londra (Regno Unito) sono pubblicati sulla rivista Neuropsychopharmacology</ em>.
“I pazienti con dipendenza dal gioco d’azzardo sono caratterizzati da impulsività, tendenza a comportamenti rischiosi e cambiamenti caratteristici nelle risposte cerebrali alle ricompense. Abbiamo deciso di scoprire se questi tratti sono innati o se sono conseguenze di come il gioco influisce sul cervello. Per fare questo ci siamo rivolti ai fratelli e alle sorelle dei videogiocatori, poiché hanno lo stesso materiale genetico e sono cresciuti nelle stesse condizioni”, ha spiegato l’autrice principale dello studio, Eve Limbrick-Oldfield.
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Gli scienziati hanno lavorato con 20 pazienti affetti da dipendenza dal gioco d’azzardo, 17 fratelli e sorelle di altri giocatori, nonché con un gruppo di controllo di volontari sani. Tutti i partecipanti sono stati intervistati e testati per valutare la loro impulsività e propensione al rischio. Inoltre, per suscitare risposte cerebrali alla vincita e alla ricezione di ricompense finanziarie, i partecipanti hanno giocato alle slot machine. Parallelamente, i ricercatori hanno monitorato in tempo reale i cambiamenti nell’attività di varie aree del loro cervello utilizzando il metodo della risonanza magnetica funzionale. i pazienti con dipendenza dal gioco d’azzardo e i parenti di sangue di persone con questo problema sono caratterizzati da maggiore impulsività, gioco d’azzardo e propensione a decisioni rischiose rispetto ai partecipanti del gruppo di controllo.
Hanno perso di più ed erano disposti a mettere tutto in gioco per vincere. È vero, i fratelli e le sorelle dei giocatori non hanno mostrato cambiamenti caratteristici nelle reazioni cerebrali ai premi, quindi, molto probabilmente, una tale caratteristica delle persone con dipendenza dal gioco è il risultato dell’esperienza di gioco, hanno concluso i ricercatori.