Per il primo studio, i ricercatori hanno analizzato i dati sulla gravidanza e il parto in Mississippi da marzo 2020 a ottobre 2021. Durante questo periodo, più di un migliaio e mezzo di loro si sono ammalati di covid durante la gravidanza, 15 donne sono morte. Tutti loro non sono stati vaccinati.

Inoltre, prima della diffusione della variante delta negli Stati Uniti, nel periodo che va da marzo 2020 a giugno 2021, cioè in più di un anno, morivano di covid sei donne, che si converte in cinque decessi per ogni mille donne incinte infette. Tuttavia, dopo che la variante delta è diventata dominante, da luglio a ottobre 2021, la mortalità per gravidanza è aumentata bruscamente: in soli quattro mesi sono morte nove donne incinte, il che si traduce in 25 morti ogni mille donne incinte infette. Pertanto, con l’avvento del delta, il tasso di mortalità tra le donne incinte è aumentato di cinque volte.

Nel secondo studio, gli scienziati hanno analizzato i dati di oltre un milione di nascite avvenute in 736 ospedali statunitensi da marzo 2020 a settembre 2021. Sono state contagiate oltre 21mila donne in travaglio. In totale, durante tutto questo tempo sono stati registrati più di ottomila nati morti. Quasi settemila si sono verificati prima della diffusione del delta (da marzo 2020 a giugno 2021). Durante questo periodo, lo 0,98% delle donne in travaglio con covid e lo 0,64% delle donne in travaglio senza covid ha dovuto affrontare un parto morto.

Tuttavia, dopo la diffusione del delta, da luglio a settembre 2021, il numero di nati morti tra le donne infette in travaglio è più che raddoppiato, raggiungendo il 2,7%, mentre tra le donne non infette è rimasto approssimativamente allo stesso livello, 0,63 %. Pertanto, la variante delta ha portato a un aumento di quattro volte del rischio di morte fetale negli infetti rispetto ai non infetti.

Secondo gli autori degli studi, i dati ottenuti indicano ancora una volta la necessità della vaccinazione prima o durante la gravidanza.