Inoltre, la tecnologia stessa è applicabile per la diagnosi di altre malattie.

Economico e preciso

Gli scienziati dell’Università della California a San Diego hanno proposto di utilizzare glucometri standard per rilevare il coronavirus. Hanno presentato la loro idea in una prestampa di un articolo scientifico.

Ostacoli significativi alla diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 latente e acuta continuano a ostacolare gli studi di screening basati sulla popolazione necessari per contenere la pandemia di COVID-19, afferma il testo. “Stiamo segnalando il test dell’antigene salivare SARS-CoV-2 utilizzando solo reagenti poco costosi ($ 3,2 per test) e un glucometro standard.”

Gli scienziati spiegano che si è deciso di fare il test con l’ausilio dei glucometri, poiché sono facili da usare e sono considerati lo strumento diagnostico più diffuso al mondo. Inoltre, molti glucometri sono collegati agli smartphone, consentendo loro di essere integrati con applicazioni di tracciamento dei contatti da parte di operatori sanitari e database medici elettronici.

Secondo gli sviluppatori, tale analisi sarà estremamente accurata e veloce. Come affermato nel testo dell’articolo scientifico, negli studi clinici, il glucometro ha rilevato l’infezione da SARS-CoV-2 nella saliva del paziente entro un’ora con una sensibilità del 100% e ha distinto i campioni infetti da antigeni non target con una specificità del 100%. “Prevediamo che questo approccio potrebbe fornire una diagnosi a basso costo, rapida e accurata per lo screening distribuito su larga scala per l’infezione da SARS-CoV-2”, concludono gli sviluppatori con sede a San Diego.

Virus e zucchero

È interessante notare che il glucometro determina un livello di zucchero che è direttamente correlato alla concentrazione di proteine ​​virali nella saliva. Se il paziente è sano, questo livello sarà zero. Per rendere il dispositivo sensibile a un agente patogeno, gli specialisti statunitensi hanno sviluppato un complesso molecolare costituito da uno specifico aptamero (una molecola spazialmente complementare a un bersaglio, come una glicoproteina spike del coronavirus) in grado di legare una proteina virale che è collegata ad una particella magnetica. Lo stesso aptamero si combina con un’altra molecola, che include l’enzima invertasi (una sostanza che può convertire il normale zucchero “domestico” in glucosio).

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“Si presume che una composizione contenente un tale complesso molecolare venga aggiunta al campione di saliva del paziente”, ha detto a Izvestia Petr Fedichev, fondatore della società di biotecnologie Gero. Nel caso in cui avvenga il contatto con le proteine ​​virali (ovvero, il paziente è infetto), il reagente decade, portando al fatto che l’aptamero, insieme al magnete, si combina con la proteina virale.

Quindi una piccola quantità di liquido di questa soluzione viene posta su una striscia del glucometro, che è ricoperta di sucralosio (la sostanza che costituisce lo zucchero ordinario che le persone mettono nel tè). E solo se il paziente è malato, il glucometro reagirà e mostrerà il livello di glucosio, che è direttamente uguale alla concentrazione della proteina virale.

Laboratorio domestico

Per il paziente, la procedura consisterà nel prelevare un campione di saliva utilizzando un batuffolo di cotone o un dispositivo simile, ha spiegato in una conversazione con Izvestia un importante ricercatore presso il Centro di ingegneria per la microtecnologia e la diagnostica dell’Università elettrotecnica statale di San Pietroburgo (SPbGETU “LETI” ) Tatyana Zimina.

– A livello molecolare, l’antigene – ad esempio, la proteina S sulla superficie del virus – viene rilevato dal bioriconoscimento molecolare, – ha affermato lo specialista. — I test basati su biochip che utilizzano questo principio sono molto promettenti.

Lo stesso LETI, sotto la guida di Tatyana Zimina, sta anche lavorando alla creazione di biochip peptidici per rilevare il coronavirus nella saliva. Tuttavia, l’idea di utilizzare un glucometro per questo scopo è stata espressa per la prima volta da scienziati statunitensi.

Tuttavia, la domanda è se gli sviluppatori avranno il tempo di portare un simile test sul mercato, direttore dell’Istituto di malattie tropicali e trasmissibili dell’Università di Sechenov, membro corrispondente dell’Accademia delle scienze russa, virologo Alexander Lukashev ha detto a Izvestia.

Vale la pena notare, tuttavia, che nessuno degli sviluppatori ha ancora dichiarato che i propri test funzioneranno con una precisione del 100%, che, ovviamente, deve essere confermata dai test al momento della registrazione di uno strumento diagnostico. Se questa affermazione è vera, allora ci sarà uno strumento indispensabile per determinare l’infezione da coronavirus a casa. Un altro vantaggio dello sviluppo è che può essere utilizzato anche per diagnosticare altre malattie, ad esempio l’HIV e l’epatite.