Ricerche precedenti hanno dimostrato che molti fattori possono influenzare la decisione di porre fine a una relazione. Ad esempio, la quantità di tempo, risorse ed emozioni investite nelle relazioni. Inoltre, una persona può decidere di rimanere in un’unione insoddisfacente se non è attratta da opportunità alternative: vivere da sola, entrare in nuove relazioni e così via. In questi casi, la decisione di andarsene o restare si basa esclusivamente sull’interesse personale, ha affermato Samantha Joel, autrice principale del nuovo studio. Tuttavia, i dati ottenuti da Joel e dai suoi colleghi dimostrano per la prima volta che tale decisione può avere anche basi altruistiche.

Gli psicologi hanno tratto questa conclusione sulla base dei risultati di uno studio in due fasi. Alla prima parte hanno preso parte quasi un migliaio e mezzo di volontari. Tutte queste persone avevano una relazione romantica al momento dello studio e hanno risposto regolarmente a domande sulla loro comunicazione con un partner per 10 settimane. La seconda tappa è stata una continuazione della prima, vi hanno preso parte 500 persone, pensando a una pausa. Queste persone sono state osservate e interrogate per due mesi.

Entrambe le fasi dello studio hanno dimostrato che le persone dipendenti, fiduciose che il loro partner abbia bisogno di questa relazione, spesso preferiscono non iniziare una rottura, nonostante loro stesse siano infelici in questa unione e vorrebbero andarsene. “Come regola generale, non vogliamo ferire i sentimenti del nostro partner e prenderci cura dei suoi bisogni”, ha spiegato Joel. “Ma qui dobbiamo tenere presente che possiamo sopravvalutare l’impegno del partner nei rapporti con noi e il dolore che una rottura porterà.”