La predisposizione a un lieve decorso dell’infezione è stata riscontrata tra i residenti dell’Europa nord-occidentale.
Articolo di un gruppo di medici e scienziati dell’Università di Newcastle (Regno Unito) </ span>pubblicato nel registro HLA.</ span></ span>
Alla ricerca di una risposta alla domanda che tormenta l’intera umanità fin dai tempi All’inizio della pandemia – perché alcune persone soffrono di COVID-19 senza sintomi, mentre altre si ammalano gravemente e addirittura muoiono – i ricercatori hanno suggerito che queste differenze potrebbero essere dovute a variazioni nei geni HLA (antigene leucocitario umano). Questo è un complesso di geni associati al funzionamento del sistema immunitario umano.
Utilizzando tecniche di sequenziamento del genoma all’avanguardia, i ricercatori hanno analizzato i geni HLA in 147 persone di origine europea, che presentavano diverse manifestazioni cliniche di covid. Tutte queste persone erano perfettamente sane prima della malattia. Di questi, 49 sono stati ricoverati in ospedale a causa di grave insufficienza respiratoria e 69 erano infezioni asintomatiche.
Evita questi luoghi.
Di conseguenza, è stato riscontrato che le persone che avevano un’infezione senza alcun sintomo , tre volte più spesso di coloro che erano gravemente malati, viene trovata una certa variante (allele) del gene HLA-DRB1 * 04:01, il che ha portato gli scienziati a presumere che sia la presenza di questa versione del gene a fornire protezione contro una forma grave di covid.
L’emergere e lo sviluppo dei geni HLA nel corso della storia umana è avvenuto in risposta al contatto con agenti patogeni che causano malattie. Pertanto, è generalmente accettato che la frequenza di occorrenza di alcuni alleli di questi geni in una popolazione sia direttamente correlata alla latitudine e alla longitudine dell’area in cui vivevano gli antenati, poiché il livello di radiazione ultravioletta e la concentrazione di vitamina D nella sangue sono di grande importanza per resistere alle infezioni.
In particolare, è molto comune l’allele HLA-DRB1*04:01, che ora si è scoperto che protegge dal covid grave nella popolazione dell’Europa nordoccidentale. E questo significa che le persone di origine europea, malate, ma che non lo sanno, possono diffondere l’infezione tra le popolazioni più vulnerabili, affermano i ricercatori.
“I risultati riflettono la complessità del rapporto tra ambiente, genetica, sistema immunitario e infezioni. È noto che l’attività di alcuni geni HLA è direttamente influenzata dal livello di vitamina D. Allo stesso tempo, la carenza di questa vitamina è un fattore di rischio per il covid grave. Abbiamo in programma di continuare la ricerca in questa direzione”, < u>taggato David Langton, coautore dello studio.
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