Lavoro notturno legato a successivi danni al DNA

Questo, a sua volta, può portare a malattie croniche dovute alla scarsa igiene del sonno.

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Gli scienziati cinesi hanno scoperto che la mancanza di sonno dovuta al lavoro notturno può aumentare la quantità di danni ossidativi al DNA e ridurne la riparazione. Questo, a sua volta, può portare alla formazione di malattie croniche dovute alla scarsa igiene del sonno. Articolo pubblicato su Anesthesia Journal.

È noto che la privazione del sonno e la scarsa igiene hanno un impatto negativo sulla salute: ad esempio, una sola notte insonne porta ad un aumento della concentrazione di beta-amiloidi nel cervello e andare a letto tardi è associato all’insorgenza di disturbi mentali.

Il meccanismo con cui questi cambiamenti avvengono sotto l’influenza della mancanza di sonno, tuttavia, non è ben compreso; la mancanza di sonno può agire sia direttamente che attraverso fattori di terze parti (ad esempio, l’obesità dovuta alla mancanza di sonno può svilupparsi a causa del fatto che la mancanza di sonno provoca voglie di cibo spazzatura).

Uno di questi meccanismi potrebbe essere l’effetto della mancanza di sonno sui processi naturali di danno e riparazione del DNA. È stato deciso di studiare da scienziati dell’Università di Hong Kong guidati da Siu-Wai Choi. Il loro studio ha coinvolto 49 medici che hanno fornito un campione del loro sangue dopo tre notti di sonno normale. Di tutti i partecipanti, 24 medici sono andati a lavorare nel turno di notte più volte al mese: è stato chiesto loro di fare un ulteriore esame del sangue dopo una di queste notti.

Per analizzare il danno ossidativo e la riparazione del DNA, gli scienziati hanno utilizzato il metodo della cometa del DNA e hanno anche monitorato l’espressione dei geni coinvolti nel processo di riparazione (tra cui OGG1 ed ERCC1). I ricercatori hanno scoperto che tra i medici che lavoravano nel turno di notte, all’inizio dello studio (cioè anche prima della notte sperimentale trascorsa al lavoro), il livello di danno al DNA era più alto e la riparazione era più bassa (p = 0,0001). Dopo la notte sperimentale, anche i medici che lavoravano nel turno di notte hanno registrato un aumento del danno al DNA (p = 0,0001) e una diminuzione della riparazione (p = 0,0018).

Gli autori del lavoro hanno così dimostrato che i disturbi del sonno dovuti al lavoro notturno possono portare a un aumento dei danni al DNA e a una riduzione delle successive riparazioni, che, a loro volta, altri ricercatori spesso associano al verificarsi di malattie croniche, compreso il diabete da zucchero e le malattie cardiovascolari. In futuro, notano gli scienziati, lo studio dovrebbe essere ripetuto su un campione più ampio di partecipanti.

I risultati di studi recenti mostrano che la quantità di sonno più favorevole per la salute di una persona va dalle sei alle otto ore. Ci sono buone notizie per coloro che non riescono a dormire più di sei ore nei giorni feriali: gli scienziati hanno anche dimostrato che il rischio di morte prematura si riduce se dormi a sufficienza nei fine settimana.

Elizaveta Ivtushok.

Lavoro notturno legato a successivi danni al DNAultima modifica: 2023-01-30T05:27:30+01:00da koseranda

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