I risultati dello studio sono stati pubblicati su Intelligence. “La pratica e la formazione sono sempre prese in considerazione quando si studiano le origini del successo nello sport o nella musica. Ma la nostra ricerca mostra che nel caso degli scacchi, l’intelligenza è un altro pezzo del puzzle”, ha affermato uno degli autori dell’articolo, David Z. Hambrick.

Gli scienziati hanno condotto un’analisi dettagliata di quasi 2.300 articoli scientifici sull’arte degli scacchi. In particolare, hanno attirato l’attenzione su studi che hanno valutato le capacità intellettuali dei giocatori (livello QI) e determinato oggettivamente la loro forza in una partita a scacchi (valutazione Elo). Di conseguenza, gli scienziati si sono concentrati su 19 studi con circa 1800 partecipanti.

Si è scoperto che il livello di gioco degli scacchi è direttamente correlato al livello di intelligenza. Soprattutto questo effetto appare nei giovani giocatori e in coloro che non hanno ancora acquisito abbastanza abilità nel gioco.

“Per una persona con un’intelligenza molto elevata, diventare un genio degli scacchi non è un problema, ma per una persona meno intelligente, potrebbe richiedere più tempo e fatica. Ma se ti alleni molto, sviluppi le tue abilità e approfondisci la tua conoscenza del gioco, puoi superare la differenza di intelligenza e alla fine diventare un giocatore di successo”, ha spiegato Hambrick.