138 uomini e donne dai 40 agli 85 anni hanno preso parte al loro studio clinico ventennale. Tutti i partecipanti conducevano uno stile di vita prevalentemente sedentario ed erano in sovrappeso. Queste persone sono state divise casualmente in tre gruppi e hanno ricevuto un integratore contenente 2,5 grammi di acidi grassi polinsaturi omega-3 al giorno, o una dose inferiore di omega-3 – 1,25 grammi al giorno, o un placebo per quattro mesi. .</ span>

Prima e dopo il completamento del corso, i partecipanti erano artificialmente stressati: entro 20 minuti doveva o comporre un discorso per parlare in pubblico o risolvere problemi matematici. Allo stesso tempo, ai partecipanti sono stati prelevati campioni di sangue e saliva per l’analisi al fine di misurare il livello dell’ormone dello stress cortisolo, biomarcatori dell’infiammazione, nonché il livello dell’enzima telomerasi, che compensa l’accorciamento dei telomeri – le regioni terminali protettive dei cromosomi. È noto che i telomeri si accorciano a ogni divisione cellulare. Questo meccanismo è considerato il “contatore dell’invecchiamento”, poiché è associato allo sviluppo di malattie legate all’età e alla morte prematura. Precedenti ricerche hanno dimostrato che un’elevata assunzione di omega-3 previene l’accorciamento dei telomeri dei linfociti. Questa volta, gli scienziati erano interessati al livello di telomerasi, poiché questo indicatore risponde allo stress più velocemente rispetto ai telomeri stessi.</ p>

Rispetto al gruppo placebo, i partecipanti che hanno ricevuto molti omega-3 ne hanno prodotti 19 % in meno di cortisolo e 33% in meno di infiammazione nel corpo. Contrariamente al gruppo placebo, i partecipanti ai gruppi omega-3 non hanno sperimentato una diminuzione dei livelli di telomerasi nel sangue dopo aver sofferto di stress, indicando che il meccanismo di protezione contro i cambiamenti legati all’età è stato preservato nonostante lo stress.

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Gli integratori di omega-3 aiutano a costruire la resilienza riducendo i danni causati dallo stress, supportando l’anti -attività infiammatoria nel corpo dopo aver subito uno stress acuto e non consentono l’accorciamento dei telomeri, rallentando così il processo di invecchiamento, hanno concluso i ricercatori. Quest’ultimo vantaggio è particolarmente importante, osservano gli scienziati, poiché questo effetto è stato osservato in persone con tutte le caratteristiche che aumentano il rischio di invecchiamento accelerato: i partecipanti erano sani, ma non giovani, erano in sovrappeso e conducevano uno stile di vita poco attivo.

“I nostri risultati suggeriscono che l’integrazione di omega-3 può essere un modo relativamente semplice per rompere il legame tra stress e conseguenze negative per la salute”, < u>spiegato autrice principale Annelise Madison.