È vero che le persone dormono più a lungo in inverno
Come mostrato dalla ricerca gruppi di scienziati di Berlino, le persone dormono davvero più a lungo in inverno. Questa affermazione si applica principalmente al sonno REM, che influisce direttamente sui ritmi circadiani.Per il nostro orologio biologico, la luce che colpisce la retina indica l'ora, i giorni e il bisogno di svegliarsi. Pertanto, il desiderio di dormire più a lungo è dovuto alla riduzione delle ore diurne. Certo, puoi resistere, ma questo approccio, secondo i ricercatori, non è molto produttivo: è meglio dedicare almeno un'ora in più al riposo.
Mi piace superato l'esperimento degli scienziati tedeschi
188 persone hanno preso parte allo studio. L'età dei soggetti variava da 17 a 81 anni. È anche importante notare che tutti i partecipanti avevano disturbi del sonno, erano stati precedentemente esaminati e non assumevano farmaci che potessero influire sulla qualità del riposo.
Tre notti di seguito, i soggetti sono stati sottoposti a polisonnografia e sono stati in grado di dormire quanto volevano (anche se alcuni hanno chiesto una scadenza per il risveglio).
K a quali conclusioni sono giunti i ricercatori di Berlino
Sulla base delle informazioni ricevute, gli scienziati hanno concluso che il fatto che, a seconda del periodo dell'anno e della durata delle ore diurne, cambia anche la durata del riposo notturno:
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d'inverno si dormiva quasi un'ora in più;
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Sonno REM in autunno iniziato 25 minuti prima rispetto alla primavera;
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Durata REM in inverno sono passati 30 minuti in più rispetto alla primavera.
Come dormire a sufficienza in inverno
Quantità di ore di sonno e sveglia sono spesso determinati da orari, lavoro, studio e altri fattori. Pertanto, gli esperti tedeschi suggeriscono di andare a letto prima come soluzione al problema, quando le ore diurne iniziano ad accorciarsi. Questo, secondo loro, dovrebbe compensare il bisogno del corpo di riposare più a lungo e aiutarlo a sentirsi meglio.
questo è l'effetto positivo della transizione all'ora legale ed invernale con il cambio dell'ora. Ma, per verificare finalmente le loro ipotesi, gli scienziati intendono continuare lo studio su persone che non hanno disturbi del sonno.