Non si tratta di una cattiva postura.
Se soffri di dolori al collo, non sei solo. È una delle cause più comuni di disabilità in tutto il mondo e nell’ultimo quarto di secolo questo tipo di dolore è diventato più comune. Anche se a volte il dolore scompare completamente da solo nel giro di pochi mesi, più della metà di coloro che hanno sperimentato questo problema continuano a soffrire ancora e ancora.
È generalmente accettato che esista una postura “cattiva” e una “buona”, e il dolore alla schiena e al collo sono associati a un particolare tipo di postura. Ma questa ipotesi non ha giustificazione scientifica. Infatti, gli studi dimostrano che il dolore al collo è molto più influenzato dal sonno scarso, dai bassi livelli di attività fisica e dallo stress.
Quindi, invece di cercare di correggere la tua postura, spendendo soldi per sedie, tavoli, tastiere “ergonomici”, fai attenzione ai “fattori dello stile di vita”: cerca di dormire a sufficienza, fare esercizio fisico e mantenere lo stress al minimo. In questo caso, le possibilità che tu provi sollievo sono molto maggiori, scrive Christian Worsfold, esperto in terapia fisica e riabilitazione fisica dell’Università dell’Hertfordshire (Regno Unito), nel suo articolo per la rivista The Conversation.
Il mito della postura
Mentre la credenza in un legame inestricabile tra postura e dolore al collo risale a secoli fa, nuove scoperte scientifiche dipingono un quadro molto diverso. Ad esempio, un recente studio di alta qualità che ha coinvolto un migliaio di adolescenti ha dimostrato che non esiste una relazione statisticamente significativa tra postura e dolore al collo. E questo nonostante il fatto che gli adolescenti fossero divisi in gruppi in base alla loro posizione abituale del corpo in posizione seduta: alcuni di loro erano sempre curvi e altri sedevano con la schiena perfettamente dritta.
Voglio dire, è vero che le persone adottano posizioni completamente diverse quando si siedono, ma non sembra avere nulla a che fare con il dolore o meno al collo.
In realtà, lo studio discusso sopra ha mostrato piuttosto che una particolare postura degli adolescenti è molto più correlata al loro umore che a qualsiasi altra cosa.
Gli studi dimostrano anche che l’uso di vari dispositivi “ergonomici” mentre si lavora al computer ha un effetto minimo o nullo sul dolore al collo. Allo stesso modo, non ci sono quasi prove scientifiche che tali dispositivi aiutino se il collo è già dolorante.
Sonno, sport e relax
Durante molti studi, gli scienziati hanno osservato gruppi di persone, alcune delle quali non soffrivano di dolori al collo e altre ne soffrivano solo occasionalmente. Nel corso del tempo, il dolore in alcuni partecipanti è peggiorato e quindi queste persone hanno attirato maggiore attenzione da parte dei ricercatori.
Ogni volta che si scopre che le persone che soffrono di dolori al collo dormono poco e male, il loro lavoro è associato a un alto livello di stress, sono fisicamente inattive e il loro stato emotivo può essere chiamato depressivo.
In una parola, sono sotto stress e loro stessi si accorgono di avvertire una forte tensione muscolare al collo. Inoltre, tutti questi sintomi possono essere osservati anche prima che compaia il dolore.
E uno studio su bambini di nove anni, seguito nei quattro anni successivi, ha scoperto che affaticamento, problemi di sonno, mal di testa, mal di stomaco, umore basso sono tutti fattori di rischio per il dolore al collo.
Tutto questo significa solo una cosa: per proteggersi dal dolore, è necessario rafforzare i muscoli del collo, anche con l’aiuto della normale camminata quotidiana, e anche monitorare il sonno e lavorare sul proprio stato mentale. Per quanto riguarda il lavoro al computer, non dovresti rimanere in una posizione per molto tempo: prova a cambiare posizione il più spesso possibile e il collo non ti farà male. E non preoccuparti di sederti o camminare nella direzione sbagliata. La scienza dice che a quanto pare non esiste una “cattiva postura”.