Gli scienziati britannici hanno scoperto che tra i gusti comuni che gli esseri umani possono riconoscere, l’acido può essere il più motivante per comportamenti rischiosi.
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Gli scienziati britannici hanno scoperto che tra i gusti comuni che una persona può riconoscere, l’acido può essere il più motivante per un comportamento rischioso. Le persone che assaggiavano il liquido acido avevano maggiori probabilità di correre dei rischi, e questo effetto non dipendeva dal background culturale dei partecipanti e dalla loro predisposizione individuale a comportamenti rischiosi. Articolo pubblicato su Scientific Reports.
In una situazione ideale, una persona prende tutte le decisioni in modo equilibrato, basandosi su fatti noti e sulle proprie capacità, oltre a valutare obiettivamente tutte le conseguenze. Nella vita reale non è così, il processo decisionale è in gran parte determinato da fattori esterni che possono influenzare il nostro comportamento. Sulla base di questo presupposto, ad esempio, la pubblicità funziona: i consumatori vorranno acquistare il prodotto che sembra loro più attraente sia esternamente che in termini di utilità.
Naturalmente, i fattori esterni che determinano il modo in cui le persone prendono le decisioni possono essere meno ovvi: ad esempio, con tempo soleggiato, come hanno scoperto gli scienziati, le persone sono meno disposte ad assumersi rischi finanziari. Chi Thanh Vi e Marianna Obrist dell’Università del Sussex hanno deciso di testare come i cinque gusti fondamentali (dolce, salato, acido, amaro e umami) influenzano la propensione al rischio. Il loro studio ha coinvolto 70 britannici e 71 vietnamiti: volontari di due paesi hanno permesso agli scienziati di valutare il possibile impatto dei fattori culturali sui risultati.
Prima dell’inizio dell’esperimento, ogni partecipante ha completato due questionari standardizzati per valutare la propria impulsività e propensione alla ricerca del brivido. Successivamente, a ciascun partecipante è stata data una tazzina con 20 millilitri di liquido in uno dei cinque gusti. Dopo che i partecipanti ne hanno bevuto il contenuto, è stato offerto loro di giocare a un gioco speciale: in esso, sullo schermo appare un palloncino, che può essere gonfiato facendo clic con il mouse. Più grande diventa la pallina, maggiore sarà la ricompensa in denaro che riceverà il partecipante. Il pallone, tuttavia, potrebbe scoppiare in qualsiasi momento e quindi il partecipante perderà tutti i soldi guadagnati. La propensione al rischio viene quindi misurata in termini di numero di volte in cui il palloncino viene cliccato, il tempo tra i clic e se esplode. Come condizione di controllo, è stato offerto anche il gioco dopo aver bevuto 20 millilitri di acqua.
Tra i partecipanti britannici, la maggior parte delle volte che il palloncino è stato cliccato dopo il liquido acido: in media, circa 40 volte, che, ad esempio, è il 39% in più rispetto al liquido dolce. Inoltre, nella condizione “acida”, i partecipanti hanno perso denaro più spesso (ovvero il pallone è esploso), ma hanno anche guadagnato di più che in tutte le altre condizioni. Tuttavia, il gusto aspro, insieme a quello dolce, ha reso gli inglesi più indecisi, aumentando il tempo tra le pressioni (una media di 420 millisecondi per il dolce e 380 per l’acido contro 230 per l’umami).
È anche curioso che il gusto aspro (rispetto al neutro) abbia fatto correre dei rischi alle persone, indipendentemente dalla loro propensione generale a prendere decisioni rischiose e dal fatto che si basino sulla logica o sull’intuizione quando prendono decisioni. Gli scienziati sono giunti alla conclusione che la capacità del gusto aspro di spingere le persone ad azioni rischiose è indipendente dall’appartenenza culturale e persino dalle caratteristiche personali. Gli autori sono sicuri che i risultati ottenuti debbano essere utilizzati a fin di bene: ad esempio, per spingere le persone insicure a intraprendere azioni che possano migliorare la loro qualità di vita.