Gli scienziati degli Stati Uniti hanno deciso di scoprire quanto sia grande un tale rischio e hanno intervistato più di 2.000 persone di età compresa tra 50 e 80 anni. Allo stesso tempo, le domande sui farmaci e sulla loro gestione sono state incluse in un ampio studio del sondaggio nazionale sull’invecchiamento in buona salute, in modo che gli scienziati siano stati in grado di valutare i rischi della conservazione dei farmaci non sulla base di singoli casi di avvelenamento, ma osservando la situazione nelle famiglie comuni con persone anziane.

È emerso che due terzi degli intervistati trascorrono del tempo con i propri nipoti almeno qualche volta, il 42% di loro incontra i propri figli mensilmente, il 18% – settimanalmente e un altro 10% generalmente vive con loro sotto il stesso tetto.

Di solito il 60% degli intervistati conserva le droghe in armadi o cassettiere e il 18% le tiene solo sui tavoli. Durante la visita dei nipoti molti cambiano qualcosa, ma non tutti e non sempre. Pertanto, secondo il sondaggio, il 7% degli intervistati ha lasciato le pillole sul tavolo e la percentuale di coloro che hanno messo le medicine in un armadietto è passata dal 5% a solo il 7.

Separatamente, gli scienziati hanno prestato attenzione alla confezione dei tablet. I farmaci forti sono solitamente confezionati in barattoli con una protezione speciale che i bambini piccoli non possono aprire. Tale confezione riduce il rischio di avvelenamento infantile, ma presenta anche un notevole inconveniente: è difficile da aprire anche per molti adulti, specialmente quelli con mani doloranti o compromissione della coordinazione dei movimenti.

Dall’indagine è emerso che spesso le persone anziane versano farmaci da tali barattoli in quelli molto più facili da aprire, e stiamo parlando di farmaci da prescrizione (29% dei casi), mentre integratori alimentari e farmaci da banco i prodotti conservano più spesso la loro confezione originale. Tuttavia, come hanno sottolineato gli autori dello studio, anche gli integratori alimentari e i farmaci da banco possono essere pericolosi in caso di sovradosaggio.

In Russia, anche pediatri e tossicologi hanno ripetutamente sottolineato che le medicine dei parenti più anziani possono essere pericolose per i loro figli o nipoti. Nel 2013, Svetlana Shcherbinina, un medico presso il Dipartimento di competenza tossicologica di Rospotrebnadzor per la regione di Sverdlovsk, ha affermato che i bambini sono più spesso avvelenati da sonniferi e farmaci cardiovascolari e nel 2016 sono stati contati 487 casi di avvelenamento da droghe nei minori a San Pietroburgo Solo a San Pietroburgo – circa la metà si è verificata nei bambini, che hanno mangiato le pillole di uno dei loro parenti.