Si scopre che i batteri orali svolgono un ruolo chiave nella regolazione dei livelli di pressione sanguigna.
I risultati di uno studio condotto da un team di scienziati dell’Università di Plymouth (Regno Unito) e del Barcelona Institute of Science and Technology (Spagna) sono stati pubblicati sulla rivista Free Radical Biology and Medicine .
Durante l’esercizio, i vasi sanguigni si dilatano per fornire sangue ai muscoli che lavorano attivamente e la pressione sanguigna scende. Ciò è dovuto alla maggiore produzione di ossido nitrico da parte del corpo. Ma fino ad ora, è rimasto un mistero, a causa del quale, dopo la fine del carico, i vasi sanguigni continuano ad essere dilatati e la pressione in essi rimane bassa (motivo per cui l’esercizio è così benefico per i pazienti con ipertensione).
Gli autori dello studio hanno suggerito che i batteri che vivono nella cavità orale svolgono un ruolo chiave in questo processo benefico per il corpo – e sono stati in grado di dimostrare sperimentalmente la correttezza di questa ipotesi.
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Il fatto è che a seguito di reazioni biochimiche che coinvolgono l’ossido nitrico, nel corpo compaiono molecole di nitrato, che vengono assorbite dalle ghiandole salivari ed espulse nella cavità orale con la saliva. I batteri che abitano la cavità orale convertono i nitrati in nitriti, che a loro volta aumentano la produzione da parte dell’organismo dello stesso ossido nitrico. Quando ingeriamo saliva contenente nitriti, queste molecole vengono rapidamente assorbite nel flusso sanguigno, la produzione di ossido nitrico aumenta, i vasi sanguigni si dilatano e la pressione sanguigna scende.
I ricercatori hanno deciso di verificare se il blocco di questo processo nella fase di conversione dei nitrati in nitriti sopprimendo l’attività dei batteri che vivono nella cavità orale potesse influenzare il livello della pressione sanguigna dopo l’esercizio. Per questo, è stato condotto un esperimento con la partecipazione di 23 volontari sani. È stato chiesto loro due volte di correre su un tapis roulant per mezz’ora, dopodiché i ricercatori hanno osservato le condizioni dei partecipanti per due ore.
Entrambe le volte, mezz’ora, un’ora e un’ora e mezza dopo l’allenamento, i partecipanti si sono sciacquati la bocca con un collutorio antibatterico o acqua placebo al gusto di menta. Allo stesso tempo, né gli scienziati né i partecipanti sapevano quale liquido andava a chi. Prima dell’allenamento e due ore dopo, ai partecipanti è stata misurata la pressione sanguigna e sono stati prelevati anche saliva e sangue per l’analisi.
Di conseguenza, è stato riscontrato che quando le persone si sciacquavano la bocca con acqua di menta, un’ora dopo una corsa, il livello di pressione sanguigna sistolica (superiore) diminuiva di una media di 5,2 millimetri di mercurio. E quando i partecipanti si sono sciacquati la bocca con un composto antibatterico, la riduzione media della pressione arteriosa sistolica un’ora dopo l’esercizio è stata di soli 2 mmHg.
Allo stesso tempo, il livello di nitriti nel sangue dei partecipanti è aumentato solo quando si sciacquava la bocca con acqua, e non con il risciacquo, il che conferma ancora una volta il ruolo chiave svolto dai batteri che vivono nella bocca in questo processo, notano i ricercatori.
Ci sono suggerimenti, ha notato uno degli autori dello studio Craig Cutler (Craig Cutler), che il risciacquo della bocca con una composizione antibatterica non dopo lo sforzo fisico, ma nella vita di tutti i giorni, può portare ad un aumento del sangue pressione, quindi sono necessarie ulteriori ricerche in questa direzione.
Cutler e i suoi colleghi hanno anche in programma di studiare come l’esercizio fisico influisce sulla composizione dei batteri che vivono nella bocca, così come sulla composizione della microflora del cavo orale nelle persone ad alto rischio di malattie cardiovascolari. Gli scienziati sperano che questi dati aiutino a trovare approcci nuovi e più efficaci per il trattamento dell’ipertensione.