Secondo il comunicato stampa che accompagna la pubblicazione, ogni anno a circa 2 milioni di persone in Europa e negli Stati Uniti viene diagnosticato un danno alla cartilagine del ginocchio dovuto a lesioni o incidenti.

La cartilagine articolare è un tessuto che copre le estremità delle ossa e fornisce un movimento indolore. Quando il tessuto cartilagineo si consuma o si rompe per qualche motivo, le ossa iniziano a sfregare l’una contro l’altra sotto carico, causando forti dolori, infiammazioni e mobilità limitata (artrosi). Non c’è praticamente alcuna capacità di autoguarigione nei tessuti della cartilagine articolare e i metodi di trattamento esistenti non sono molto efficaci.

I medici svizzeri hanno sviluppato un nuovo metodo di terapia utilizzando le cellule della cartilagine nasale, che hanno la capacità unica di moltiplicarsi e formare nuovo tessuto cartilagineo.

Nella prima fase, in anestesia locale, viene prelevato dal paziente un minuscolo pezzo di tessuto (6 millimetri di diametro) dal setto nasale. Quindi il campione viene posto in una capsula di Petri per due settimane, dove, sotto l’influenza di una sostanza speciale – un fattore di crescita – le cellule della cartilagine (condrociti) si moltiplicano.

Dopo la moltiplicazione i condrociti colonizzano la membrana di collagene e rimangono per altre due settimane. Si ottiene così un pezzo di cartilagine del diametro di 30-40 millimetri, a cui viene data la forma desiderata e che sostituisce chirurgicamente il tessuto cartilagineo danneggiato dell’articolazione del ginocchio.

Uno studio di risonanza magnetica ha mostrato che due anni dopo l’operazione, la nuova cartilagine impiantata nell’articolazione del ginocchio di 10 pazienti non differisce nelle sue proprietà e struttura dalla cartilagine “nativa”. Inoltre, 9 partecipanti agli studi clinici del metodo (uno di loro è stato escluso dall’esperimento a causa di gravi lesioni subite durante lo sport dopo un intervento chirurgico al ginocchio) hanno riferito che le loro condizioni sono migliorate, possono usare il ginocchio quasi liberamente e senza dolore, cosa che non potevano permettersi prima dell’operazione. Nessun effetto collaterale negativo è stato registrato per il nuovo metodo.

Nonostante il successo, prima che il metodo del trapianto di cellule cartilaginee del naso nell’articolazione del ginocchio diventi il ​​”gold standard” nel trattamento dell’osteoartrite, ci vorrà molto tempo, sottolineano gli scienziati. Sono necessari studi e studi clinici più ampi, con un periodo di follow-up più lungo per i pazienti dopo l’intervento chirurgico.