Precedenti studi hanno dimostrato che le persone che accumulano tessuto adiposo nella parte centrale del corpo, nella zona della vita (la cosiddetta pancia da birra), sono a maggior rischio di malattie cardiovascolari rispetto a quelle che accumulano grasso nella altre parti del corpo.

Un gruppo di scienziati guidato da Caroline Fox della Harvard School of Medicine ha scoperto che non solo l’area di accumulo di grasso e il suo volume, ma anche la densità gioca un ruolo importante in questa situazione. Più bassa è la densità del grasso addominale (addominale), maggiore è il rischio di infarto o ictus, hanno scoperto Fox e i suoi colleghi.

I ricercatori sono giunti a questa conclusione studiando i risultati della tomografia computerizzata eseguita su più di mille persone di entrambi i sessi, la cui età media era di 45 anni. La scansione ha permesso di determinare lo spessore del tessuto adiposo – che giace direttamente sotto la pelle e si trova in profondità nella cavità addominale – così come la sua densità. I partecipanti allo studio sono stati seguiti per sei anni. Durante questo periodo, il loro volume di grasso sottocutaneo è aumentato in media del 22% e il volume del grasso addominale del 45%.

Di conseguenza, Fox e i suoi colleghi hanno scoperto che maggiore è il volume del tessuto adiposo nascosto all’interno della cavità addominale e minore è la densità di questo grasso, maggiore è il rischio di malattie cardiovascolari.

I calcoli hanno dimostrato che ogni chilo in più di grasso addominale significa un nuovo ciclo nello sviluppo di fattori che influenzano negativamente il cuore e i vasi sanguigni: aumento della pressione sanguigna, aumento dei livelli di trigliceridi e zucchero nel sangue, diminuzione della livello di colesterolo “buono”, e così via. Inoltre, questo effetto è stato osservato indipendentemente dai cambiamenti dell’indice di massa corporea e della circonferenza della vita, i due metodi più comuni per valutare se il peso di una persona è normale.

“La cosa veramente interessante è che per la prima volta abbiamo trovato un’associazione tra bassa densità di grasso addominale e fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, indipendentemente da quanto hai guadagnato complessivamente”, ha detto Fox. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere i meccanismi biologici alla base di questo effetto, ha aggiunto.