Implantologia dentale Poco Osso? Alternative fisse agli innesti e rialzi
Implantologia dentale Poco Osso
Esiste oggi l’opportunità anche per il paziente privo d’osso mascellare di sottoporsi ad intervento di implantologia dentale di tipo fisso?
Certo che esiste!
Qundo esegui una visita dal medico e ti diagnosticano assenza grave o totale di osso mascellare, generalmente hai 2 possibilità, anzi 3
1 RESTARE CON UNA DENTIERA
2 ESEGUIRE L’ITER DA LORO SUGGERITO CON INNESTI E RIALZI
3 AFFIDARSI A NOI E TORNARE A SORRIDERE CON CARICO IMMEDIATO O TRA 2 MESI.
Prima di decidere, ascolta questa semplice testimonianza, per capire meglio, quanto sia importante una tua decisione.
Se ti e’ stato detto che non hai osso per eseguire una riabilitazione con denti fissi, alcune strutture non organizzate, per interventi per baipassare gli innesti d’osso e i rialzi, premeranno, per farteli fare, altre come nel nostro caso, possono offrirti innumerevoli tecniche per tornare addirittua a masticare con denti fissi in una sola giornata. Come il caso del paziente Dino di Varese e quelli piu’ gravi con Zigomatici che seguono in fondo pagina.
- Perchè la nostra tecnica è garantita?
- Come viene effettuata?
- In cosa consiste la differenza?
- Tornerò a masticare con denti fissi?
GUARDIAMO INSIEME QUALI SONO LE ALTERNATIVE CHE POSSIAMO OFFRIRTI IN MANCANZA DI OSSO MASCELLARE? PER EVITARE INNESTI D’OSSO E RIALZI DEL SENO MASCELLARE?
1) Gli impianti zigomatici rappresentano una valida soluzione alla perdita dei denti nei casi di atrofia ossea.
La chirurgia di aumento o rialzo dell’osso è ormai consolidata in odontoiatria, e in passato era l’unica opzione per chi non voleva arrendersi alla dentiera pur non avendo osso sufficiente per gli impianti. Gli impianti zigomatici possono invece risolvere il problema proprio quando l’osso è scarso, anche in caso di grave atrofia. Oggi è possibile ricostruire un’intera arcata con un numero veramente minimo di impianti, e con un risparmio di tempo di mesi.
Quali sono le alternative a disposizione del paziente che gradualmente si ritrova con ponti e corone che non tengono più, o che ha già perso i denti ma ha una atrofia ossea così grave da dover rinunciare agli impianti inseriti in modo tradizionale? In entrambi i casi, gli impianti zigomatici rappresentano la soluzione che permette di:
- superare le problematiche e le restrizioni connesse alla mancanza importante di osso mascellare
- superare la necessità della chirurgia di rialzo del seno mascellare, di aumento o trapianto d’osso: gli impianti vengono inseriti direttamente nell’osso dello zigomo
- abbreviare il risultato finale di molti mesi
Ricerche ed esperienza sul campo hanno dimostrato che l’osso dello zigomo è una struttura anatomica adatta all’inserimento degli impianti. L’ideatore degli impianti zigomatici è il dr. Branemark, che già nel 1998 li considerava indicati per l’arcata superiore con atrofia dell’area corrispondente ai denti molari. Non solo: a differenza degli impianti tradizionali, con gli impianti zigomatici si possono trattare anche pazienti con malattie sistemiche associate ad atrofia mascellare o che si sono sottoposti a chirurgia (maxillectomia) per tumori maxillofaciali.
Gli impianti zigomatici sono viti in titanio di lunghezza variabile tra 35 e 50 mm che vengono inserite nell’osso alveolare zigomatico e mascellare. Sono stati ideati per tutte le situazioni in cui l’atrofia del mandibolare posteriore complica o impedisce il ricorso agli impianti convenzionali.
La tecnica originale, come abbiamo anticipato, fu descritta per la prima volta dal Dr. Branemark, che già nel 1998 pubblicava uno studio di follow-up a 10 anni di 164 impianti ancorati all’osso dello zigomo, con una percentuale di successo del 97%.
L’uso degli impianti zigomatici evita il ricorso al trapianto d’osso e riduce in modo drammatico la durata del trattamento. Per la riabilitazione dell’intera arcata, gli impianti zigomatici devono essere combinati a impianti tradizionali inseriti nella parte frontale dell’arcata. I due tipi di impianti sono collegati tra di loro da una barra.
Gli impianti zigomatici rappresentano una valida alternativa all’aumento dell’osso, al rialzo del seno mascellare e al trapianto d’osso nei pazienti con atrofia nella zona posteriore della mascella. Le percentuali di successo riportate in letteratura variano tra l’82% e il 100%, con i valori più bassi riferiti agli studi condotti su pazienti oncologici.
Esperto di implantologia e chirurgia dentale avanzata, esegue interventi di impianti zigomatici presso Lo studio Odontoiatrico. Per maggiori info e per prenotare una visita senza impegno visita
Alcuni nostri interventi di Implantologia a carico immediato con denti fissi in 24 ore con impianti zigomatici
Implantologia a carico immediato 24 ore zigomatici
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ALTRA TECNICA PER EVITARE IL GRANDE RIALZO DEL SENO MASCELLARE IN PAZIENTE CON POCO O SENZA OSSO E’ L’IMPIANTO DENTALE PTERIGOIDEO.
2) Un’ alternativa poco conosciuta rispetto al rialzo di seno mascellare
Come funziona l’impianto Pterigoideo? E perchè è considerato cosi’ importante nel baipassare l’innesto e il rialzo del seno mascellare?
L’impianto Pterigoideo è un’impianto dentale del diametro di 18 mm, prende il nome dell’osso in qui verrà posizionato, appunto osso palatino, del palato, ecco perche’ non vi e’ bisogno di aggiungere osso, perche’ l’impianto pterigoideo verrà inserito nell’osso palatino attraverso le durissime lamine tuberali del Palatino.
Questo osso è estremamente duro e si supera spesso e volentieri i 100 newton di avvitamento. Una volta posizionati ed osteointegrati questi impianti dentali, realizzeranno quei pilastri mancanti, che daranno assoluta garanzia, nel sorreggere posteriormente la protesi fissa durante la masticazione.
Generalmente nella parte frontale dell’osso premaxilla, verranno inseriti 4/6 impianti inclinati standard e la tecnica del cerchiaggi del seno mascellare è terminata. Riabilitando il paziente con denti fissi evitandogli sia gli innesti che i rialzi.
Spesso e volentieri questa tecnica, non viene mensionata, perchè e’ estremamente difficile e specializzata e non tutti gli implantologi, sono in grado di eseguirla.
ESEMPIO DI CASO RISOLTO CON LA TECNICA DEL CERCHIAGGIO DI SENO MASCELLARE, IN PAZIENTE SENZA OSSO EVITANDO INNESTI E RIALZI.
Gli Impianti pterigoidei (chiamati anche pterigo-mascellari) rappresentano un’alternativa poco
conosciuta al rialzo di seno mascellare e vengono utilizzati laddove il paziente sia affetto da atrofia ossea.
Gli Impianti pterigoidei rappresentano una soluzione complessa dal punto di vista chirurgico ma presentano numerosi vantaggi per il paziente.
E’ necessario ricorrere agli Impianti pterigoidei quando la quantità di osso necessaria all’ inserimento di un impianto non sia sufficiente o non sia possibile effettuare un rialzo del seno mascellare.
Tra i vantaggi determinati dall’ utilizzo di un impianto pterigoideo segnaliamo:
- Brevi tempi di guarigione
- Intervento meno invasivo rispetto al Grande rialzo di seno mascellare
- Elevate percentuali di osteointegrazione dell’ impianto
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Cosa è un Impianto pterigoideo
L’impianto pterigoideo è un impianto dentale di circa 18 mm che viene inserito nell’area molare dell’arcata superiore.
- La vite è mediamente più lunga rispetto ad una standard in quanto cerca di sfruttare la zona sottostante al muscolo pterigoideo in cui spesso si ha una presenza di osso consistente.Gli impianti pterigoidei sono inseriti inclinati di 17/30 gradi proprio per sfruttare la maggiore consistenza ossea di quella zona e cercare di evitare interventi di grande rialzo o di rigenerazione ossea che possono comportare tempistiche di guarigione molto più lunghe.
Questo impianto prende il suo nome dai muscoli pterogoidei che ricoprono la zona di osso nella quale poi verrà inserita la vite.
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Questi muscoli, riportati nella figura, sono siti all’ interno della bocca e la loro azione è fondamentale nei processi cinematici della mandibola.
- La masticazione
- La fonazione
- La deglutizione
- Le espressioni del viso
Per effettuare questi interventi, vista l’importanza della zona, è consigliabile rivolgersi ad un medico odontoiatra specializzato in chirurgia orale in quanto possono insorgere delle complicanze più difficili da gestire.- I muscoli pterigoidei possono essere divisi in due categorie:
- Pterigoideo interno
la cui funzione principale è elevare la mandibola - Pterigoideo esterno
(distinto in un capo superiore ed un capo inferiore) fornisce stabilità alla mandibola ed è responsabile dei movimenti laterali e traslatori in avanti
- Pterigoideo interno
In quale zona risiedono?
Grazie ai muscoli masticatori, il processo di masticazione risultante dallo spostamento della mandibola a ridurli.
Muscolo temporale (m. temporale) (Fig. 90, 92) solleva la mascella inferiore, ed i fasci muscolari posteriori scaricato la sua fronte e retro – avanti e in alto. Muscolo inizia sulla superficie superiore dell’ala temporale di sfenoide e parte squamosa del temporale, ed è attaccato alla parte superiore e la superficie mediale del processo coronoideo della mandibola.
Muscolo pterigoideo esterno (m. pterygoideus lateralis) (Fig. 94) ha due funzioni: la riduzione bilaterale (riducendo sia i muscoli) porta la mandibola, e con riduzione unilaterale sposta lateralmente nella direzione opposta (dal muscolo contrarre ). È nella fossa temporale inferiore. Punto di partenza sono la superficie temporale di una maggiore ala di sfenoide, piastra laterale pterigoideo e la cresta infratemporale, e il punto di attacco – superficie mediale dell’articolazione temporo-capsula articolare, il processo articolare della mandibola e il disco articolare.
1 – fascia temporale:
a) superficie della piastra
b) strato profondo;
2 – massetere:
a) la parte più profonda,
b) la superficie del pezzoMassetere (m. massetere) (Fig. 90, 92, 93, 94) solleva la mascella inferiore. Esso ha la forma di un rettangolo irregolare, e consiste in una porzione di superficie (pars superficiale) e la parte profonda (pars prufunda). Punto di partenza della parte di superficie è le sezioni anteriore e centrale dell’arcata zigomatica, e profondo – una parte centrale e posteriore dell’arcata zigomatica. Entrambe le parti dei muscoli attaccato al lato laterale dei rami della mandibola tutta la sua lunghezza e l’angolo della mandibola.
Muscoli masticatori inside view
1 – pterigoideo esterno;
2 – il massetere;
3 – pterigoideo internoIl muscolo pterigoideo mediale, e laterale, con riduzione bilaterale porta la mandibola mentre si solleva, e si muove con riduzione unilaterale direzione opposta. Muscolare comincia nella fossa pterigoideo sfenoide ed è fissato alla superficie interna della mandibola.
SE VOI TORNARE A SORRIDERE COME DINO CON DENTI FISSI ED EVITANDO RIALZI DEL SENO E INNESTI CHIAMACI ADESSO AL 388 7527525
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