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Denti Fissi con Poco Osso? Evita innesti o rialzi del seno mascellare


Rialzo di seno mascellare (Come evitarlo?)

Nel complesso, il rialzo di seno mascellare è un intervento di tipo invasivo, da classificare come tutti gli altri tipi di interventi con i loro rischi generici, che possono sfociare in complicanze di tipo emorragiche, infettive o legate all’anestesia. Si tratta di impiantare per aumentare la massa ossea della mascella superiore un osso artificiale che può essere sintetico o naturale. L’intervento è di tipo ambulatoriale, senza bisogno di un ricovero.

Questo intervento si effettua quando bisogna inserire denti fissi dove mancano ed il volume e l’altezza dell’osso non bastano per effettuare l’operazione. Si devono riempire parzialmente le cavità ossee del cranio, per poter elevare la base che servirà da supporto agli impianti e alle protesi fisse.

Il seno mascellare è uno dei quattro seni paranasali. Questi sono cavità situate all’interno delle ossa del cranio e prendono il nome dalle ossa entro le quali sono scavate: sfenoidale, etmoidale, frontale e mascellare.

I seni paranasali sono rivestiti da mucosa e comunicano tramite orifizi detti osti con le due cavità nasali. Attraverso questi orifizi, avviene il passaggio verso l’esterno del muco prodotto al loro interno. I seni paranasali, assieme alle altre strutture delle vie aeree superiori, intervengono nei processi di umidificazione e riscaldamento dell’aria inalata durante l’inspirazione, in modo da permettere un ottimale scambio gassoso a livello polmonare.

Morfologia

Il seno mascellare è morfologicamente il più voluminoso dei seni paranasali. È di forma piramidale, con base triangolare rivolta medialmente, tre facce ed un apice, quest’ultimo rivolto lateralmente.

In corrispondenza della base sono presenti due orifizi: quello inferiore è completamente chiuso dalla mucosa, quello superiore comunica tramite un canale che termina con una doccia ossea (doccia semilunare) e si apre nel meato medio delle cavità nasali, tra il cornetto inferiore e quello medio.

Origine evolutiva

Il complesso dei seni paranasali si è formato e sviluppato probabilmente per processi di adattamento evolutivo mirati ad alleggerire il peso delle masse ossee del cranio.

Presso le nostre strutture la mancanza d'osso non e' piu' un problema

In quasi tutti i casi di edentualia parziale o totale, la dentiera è ormai solo un brutto ricordo. Anche per le atrofie gravi che rendono impossibile o troppo rischioso inserire gli impianti dentali nell’osso alveolare, l’odontoiatria dispone oggi di una serie di valide alternative che permettono non solo di riabilitare un’intera arcata da condizioni in passato incurabili, ma soprattutto di farlo rapidamente e senza trapianti o aumenti d’osso più invasivi.
Oggi, un impianto dentale può venire inserito nella parte posteriore della mascella in modo convenzionale quando l’osso al di sotto del seno mascellare misura almeno 8 mm. Per perdite d’osso più estese era finora necessario ricorrere a tecniche di trapianto o di rialzo del seno mascellare, o a entrambe. L’alternativa corrente è il ricorso a impianti sostenuti da siti ossei più lontani dall’osso alveolare, come la regione pterigomascellare o l’osso dello zigomo (impianti zigomatici). Il costante progresso delle tecniche operatorie, il miglioramento nel design degli impianti, e soprattutto l’arrivo della chirurgia guidata da computer, hanno reso possibile effettuare restauri ancorati all’osso di questa regione del mascellare in modo assai prevedibile. L’impianto pterigoideo è un impianto dentale che viene inserito, posteriormente al primo molare dell’arcata superiore (mascellare), all’interno del piatto pterigoideo. Per lungo tempo in ambito odontoiatrico si è ritenuto che il distretto pterigomascellare fosse inadatto a ospitare gli impianti dentali a causa delle sue caratteristiche anatomiche. In tempi più recenti, un’abbondante evidenza clinica ha invece dimostrato che questa zona non solo è adatta all’osteointegrazione degli impianti dentali in titanio, ma che al contrario di quanto si pensava, la densità ossea di alcune strutture pterigomascellari offre una stabilità di ancoraggio degli impianti addirittura superiore a quella di qualsiasi altra parte della mascella. Le strutture di questo distretto anatomico più adatte a sostenere gli impianti dentali sono la tuberosità dell’osso mascellare, il processo piramidale dell’osso palatale, e il processo pterigoideo dell’osso sfenoide. L’impianto può a volte essere inserito direttamente nella tuberosità del mascellare, in funzione della dimensione e della qualità dell’osso presente; in altri casi, quando altezza, lunghezza e/o spessore della tuberosità si rivelano inadeguati, l’impianto può essere inclinato in modo tale da venire inserito nel processo pterigoideo. Molti studi hanno dimostrato la vantaggiosità di questo posizionamento, che consente l’ancoraggio di varie soluzioni protesiche CASO CLINICO TRATTACO CON PTERIGOIDEI EVITANDO INNESTI E RIALZI. IL PAZIENTE TORNA A SORRIDERE CON DENTI FISSI. https://www.youtube.com/watch?v=b6-5w4NJVX0 IMMAGINE CHE MOSTRA IL TERMINE DELL'INTERVENTO, PAZIENTE PRIVO DI OSSO MASCELLARE, SONO STATI INSERITI 4 IMPIANTI TRASVERSALI NELLA ZONA PREMAXILLA DA CANINO A CANINO PIU' 2 IMPIANTI PTERIGOIDEI NELL'OSSO PALATINO. TORNA A SORRIDERE CON DENTI FISSI EVITANDO INNESTI E GRANDI RIALZI DEL SENO MASCELLARE, INTERVENTI LUNGHI 2 ANNI SENZA DENTI, DOLOROSI E COSTOSI. DESIDERI CONSULENZA GRATUITA? CHIAMACI ADESSO AL 388 7527525

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