Implantologia a carico immediato senza gengiva, con osso e senza osso

Cattura3

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Per la sostituzione di vecchie protesi mobili scheletrate

I NOSTRI CIRCOLARI FISSI SU IMPIANTI SENZA GENGIVA REALIZZATI A MANO E SU MISURA DEL PAZIENTE

L’utilizzo dell’implantologia dentale ha lo scopo di sostituire gli elementi dentali persi attraverso l’impiego di presidi chirurgici che suppliscono alla mancanza delle radici naturali dei denti.
Esistono differenti tecniche implantologiche per posizionare le viti in titanio; la più utilizzata è chiamata implantologia endossea poichè i presidi chirugici utilizzati sono inseriti all’interno dell’osso e formano un tutt’uno con mascella o mandibola.
Tra le tecniche più all’avanguardia, ricordiamo: implantologia a carico immediato, implantologia computer assistita e quella transmucosa.

Il ponte su impianti dentali in titanio osteointegrati nei mascellari risolve il problema dell’edentulia parziale (mancanza di alcuni denti) senza la necessità di dover ridurre a moncone gli elementi dentali naturali e sani che dovrebbero sacrificarsi per fare da pilastri.

In questo caso, sono gli impianti dentali inseriti dal dentista a sorreggere la protesi fissa parziale e non i denti residui del paziente.

Il numero di corone di cui il ponte su impianti sarà formato dipende dal numero di denti naturali da sostituire: si può avere una sola capsula su un solo impianto fino alla intera arcata o ponte circolare su impianti.

Quando utilizzare il ponte su impianti ?

Per la sostituzione di vecchie protesi mobili scheletrate

Alcuni pazienti potrebbero essere stanchi della protesi mobile scheletrata a causa della sua eccessiva mobilità oppure per gli antiestetici ganci in metallo con cui la protesi stessa si ancora ai denti naturali.

Il ponte su impianti dentali elimina entrambi i problemi ed è molto più duraturo rispetto a tale tipo di protesi.

Per sopperire ad edentulia parziale sopraggiunta o cronicizzata

Quella sopraggiunta è la tipica situazione in cui carie non curate in tempo o malattia parodontale aggressiva hanno ormai ridotto i denti e le relative radici a monconi malridotti ed estremamente mobile difronte ai quali il dentista non può fare altro che procedere con l’estrazione.

La mancanza di denti cronicizzata si verifica quando un soggetto a perso i propri denti a causa di carie, parodontite o trauma e non li ha mai sostituiti con altri presidi odontoiatrici.

In questo caso, la parte dell’arcata rimasta edentula potrebbe essere andata incontro a grave perdita di osso. Dopo le estrazioni dei residui dei denti naturali, è possibile ripristinare le funzionalità dell’arcata creando un ponte su impianti.

Esami radiografici

Per stabilire la procedura implantologica più adatta per realizzare un ponte su impianti dentali osteointegrati e per avere un quadro completo circa la situazione in cui versa la bocca del paziente, il dentista deve effettuare degli accertamenti radiografici quindi sottopone il paziente stesso ad una comune ortopantomografia (panoramica dentale) o ad una TC dentale 3D DENTALSCAN per riprodurre con l’utilizzo del computer i mascellari del paziente in cui andranno inseriti gli impianti.

Gli esami radiologici permettono al medico di verificare o meno la presenza della quantità minima necessaria per effettuare l’intervento di implantologia.

Se la quantità di osso non è sufficiente, il paziente, prima di ricevere gli impianti, dovrà sottoporsi ad innesti di osso.

Inserimento degli impianti dentali

Tecnica tradizionale

La procedura tradizionale utilizzala tecnica a carico differito (o two stage od anche con lembo) per inserire gli impianti dentali per il ponte.

Durante la prima fase, previa anestesia locale, il dentista rende visibile l’osso attraverso l’incisione e lo scollamento della gengiva, solo a questo punto procede con le frese per creare il foro in cui avviterà l’impianto. Lo step finale è quello di suturare la gengiva nella posizione iniziale.

La seconda fase inizia dopo il periodo di osteointegrazione (generalmente 3 o 4 mesi per la mandibola e 5 o 6 mesi per la mascella), la gengiva viene nuovamente incisa per scoprire l’impianto a cui connettere il moncone o abutment ed a questo il ponte dentale.

Durante il periodo d’attesa, tra la prima e la seconda fase, è possibile fornire al paziente una protesi mobile scheletrata per garantirgli la masticazione e, in parte, anche l’estetica.

Ad osteointegrazione avvenuta, il paziente si recherà nuovamente dal dentista che assicurerà il ponte su impianti nel cavo orale utilizzando cemento odontoiatrico.

Tecnica computerizzata

Utilizzando l’implantologia computer guidata è possibile pianificare il posizionamento degli impianti dentali in modo molto preciso ed anche prevedere o meno la possibilità di porre in essere il relativo carico immediato ovvero di montare il ponte su impianti in un’unica seduta.

Le guide utilizzate dall’implantologo per eseguire le perforazioni dell’osso in punti predeterminati al computer sono talmente precise che è possibile utilizzare la tecnica transmucosa per forare gengiva ed osso allo stesso tempo eliminare l’incisione e la sutura dei tessuti molli favorendone, al contempo, la più veloce guarigione.

Costruzione del ponte provvisorio

Il ponte provvisorio, generalmente costruito con corone in resina, è molto importante sia per il dentista che per il paziente poichè:

  • permette di avere un’idea precisa del ponte definitivo su impianti;
  • consente di valutare il giusto colore dei denti;
  • è possibile porre rimedio a problemi di fonazione;
  • i tessuti parodontali, durante la guarigione, possono assumere la posizione corretta poiché il ponte provvisorio occuperà lo stesso spazio di quello definitivo.

Alloggiamento del ponte su impianti dentali osteointegrati

Trascorso il periodo di osteointegrazione necessario ed ultimato il lavoro sul dispositivo protesico definitivo, il paziente è chiamato in studio per il fissaggio del ponte su impianti dentali.

Sarà compito del dentista verificare che tutti i parametri registrati precedentemente siano effettivamente riportati sul definitivo in modo tale che il paziente lo senta come parte integrante della sua bocca ed abbia la sensazione di avere nuovamente i suoi denti in bocca.

Mantenimento e pulizia

La corretta igiene orale quotidiana è fondamentale in condizioni normali e lo diventa ancora di più quando si tratta di impianti dentali poichè questi sono più delicati da mantenere.

E’ importantissimo impedire alla placca di depositarsi sotto il ponte su impianti (tra gengiva e protesi) e di formare il tartaro poiché esso porta all’infiammazione delle gengive e, aggravandosi, alla perimplantite che è una delle principali cause del fallimento degli impianti dentali.

E’ consigliato spazzolare il ponte come se si trattasse di denti normali e l’uso del filo interdentale o superfloss per rimuovere la placca attorno agli impianti

Implantologia impianti dentali senza osso Varese

TESTIMONIANZA PAZIENTE SENZA OSSO PASSA DA 2 DENTIERE E 2 CIRCOLARI FISSI SENZA FALSA GENGIVA.

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Implantologia all on 4 a carico immediato Varese senza gengiva

Implantologia all on 4/6 che cosa è? Come avviene? E’ dolorosa? In quanto tempo? Io posso farla?

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Limplantologia tutto su 4, messa a punto dal celebre odontoiatra portoghese, prevede l’inserimento di soli 4 impianti dentali in titanio all’interno dell’osso nella cavità orale del paziente in punti ben precisi che permettono al clinico di agganciare la nuova protesi fissa totale immediatamente dopo l’inserimento degli impianti realizzando il carico immediato.

Il paziente possa uscire dallo studio dentistico con i nuovi denti in bocca e, quindi, con una situazione orale completamente risanata sia per quanto riguarda l’estetica sia per le funzionalità, pensiamo alla masticazione quindi alla digestione ma anche alla corretta fonazione e respirazione.

In quali casi l’implantologia tutto su 4 è più adatta ?

Edentulia totale

[Implantologia Varese] – la mancanza totale di denti all’interno del cavo orale oppure in una parte di esso come ad esempio nel solo osso mascellare o mandibolare può essere dovuta a differenti ragioni tra cui è possibile individuare sicuramente un evento di origine traumatica come un incidente oppure come risultato di altre cause, vedi ad esempio carie ed infezioni non tempestivamente e/o adeguatamente curate od anche, semplicemente, una questione di vecchiaia che ha determinato la caduta degli elementi dentali.

Inutile dire che questi soggetti vivono la situazione peggiore poiché sia dal punto di vista funzionale che da quello estetico sono completamenti scoperti.

L’implantologia tutto su 4 su detti soggetti permette una soluzione più rapida poiché non ci sono estrazioni dentali da effettuare salvo i casi in cui il clinico debba intervenire per una bonifica che si concretizza nell’estrazione di radici di denti o parti di esse nonché nella preparazione dell’osso ricevente.

Protesi parziale mobile sorretta da denti residui

Detti pazienti si recano dal dentista poiché hanno ancora una parte della dentatura, in alcuni casi abbastanza compromessa (in alcuni soggetti, può dare adito a dolore derivante da infezione, ascesso etc.) che però riesce ancora a sorreggere una protesi scheletrata o scheletrato.

La motivazione che spinge questa seconda categoria di persone a rivolgersi all’odontoiatra sta nel fatto che i denti residui possono risultare estremamente mobili e prossimi a cadere conseguentemente tutta l’arcata ne sarebbe compromessa.

Prima di poter iniziare le procedure prevista dall’implantologia tutto su 4, il medico deve intervenire per bonificare la parte interessata procedendo con le debite estrazioni dei denti residui

Stabilizzare la protesi mobile con impianti dentali

E’ noto, soprattutto ai diretti interessati che la protesi mobile (la classica dentiera che si tolgono durante la notte) anche se costruita con la massima attenzione e precisione, con l’andare del tempo tende a muoversi (ad esempio poiché la struttura gengivale sottostante si retrae lasciando piccoli spazi vuoti all’interno del quale vanno ad annidarsi microscopiche parti di cibo che, a loro volta, provocano dolore durante la masticazione ed una situazione non ottimale per quanto riguarda l’igiene della bocca).

Quando la protesi dentale mobile si sposta anche la fonazione ne risente parecchio, specialmente alcune lettere non sono pronunciate correttamente (in alcuni casi, molto imbarazzanti, l’aria che si incanala crea un sibilo).

Indipendentemente dalla situazione di partenza, l’odontoiatra, prima di poter procedere con l’implantologia tutto su 4 quindi al posizionamento degli impianti dentali endossei deve riportare le condizioni generali del cavo orale alla normalità e, successivamente, richiede al paziente degli esami clinici (Ortopantomografia e TAC ) per preparare l’intervento.

Inserimento degli impianti dentali con la tecnica tutto su  4

Esistono sostanzialmente due approcci differenti che il clinico può utilizzare e sono:

Implantologia tutto su 4 con dima chirurgica

[Implantologia Varese] – Una volta estratti i denti residui o parti di essi si procede con la bonifica della parte. Il passo successivo è quello di posizionare la dima chirurgica di Malò sulla mandibola in modo tale che detta dima e le tacche su di essa possano guidare l’odontoiatra nel corretto inserimento degli impianti nonché nella loro inclinazione all’interno dell’osso.

Tutto su 4 con l’implantologia computer guidata

 

A partire dai dati della TAC (oppure TAC DENTALSCAN Cone Beam 3D) il computer riproduce virtualmente la struttura ossea del paziente e decide in quali punti inserire gli impianti. Tutti i dati vengono inviati ad una struttura che realizza una dima chirurgica molto più complessa rispetto a quella del celebre dottore e che assomiglia ad una miniprotesi con dei forellini situati in corrispondenza dei punti in cui il medico inserirà le frese per preparare la sede ossea che riceverà l’impianto in titanio.

Indipendentemente dalla tecnica utilizzata per l’alloggiamento degli impianti dentali (con guida del computer o meno), si procede alla sutura dei lembi che sono stati creati ed a posizionare i transfer per rilevare le impronte dentali.

A questo punto la palla passa al laboratorio odontoiatrico che inizia la preparazione dell’arcata provvisoria immediatamente dopo la determinazione dell’altezza di masticazione rilevata attraverso l’utilizzo di una struttura in cera realizzata sulle personali caratteristiche proprie del caso in esame.

Una volta pronta l’arcata, essa viene inserita nel cavo orale del paziente e fissata sulla testa agli impianti grazie alla parte sporgente di essi (detta emergenza). Si procede poi a controllare l’occlusione e ad apportare le necessarie modifiche nel caso in cui siano necessarie.

Dopo circa sette o dieci giorni il paziente viene chiamato per la prima visita post operatoria durante la quale si procede anche alla rimozione dei punti di sutura.

Durante i due mesi successivi non resta altro che attendere la completa guarigione delle ferite all’interno della bocca, attendere l’assestamento delle gengive (compresa la papilla nel caso di protesi senza gengiva finta) in base alla nuova arcata.

Trascorso tale periodo, detto di osteointegrazione, durante il quale il paziente ovviamente riferirà al dentista eventuali problematiche che saranno così tempestivamente risolte anche sul definitivo, arriva il momento di sostituire protesi provvisoria con quella definitiva costruita in base alle scelte precedentemente fatte dal cliente ed dei consigli dell’odontoiatra.

Conclusioni

[Implantologia] – Riassumendo, l’implantologia tutto su 4, in pochissimo tempo e con un intervento mininvasivo, permettere di riabilitare completamente l’estetica e le funzionalità della bocca del paziente.

Grazie ai quattro punti di ancoraggio individuati dal celebre odontoiatra e all’estrema precisione raggiunta dai software che elaborano le informazioni sullo stato del paziente, è possibile intervenire anche in quei casi in cui in passato non si poteva a causa della ridotta dimensione dell’osso.

Implantologia dentale prezzi euro 7.800 ad arcata

SIGNOR GABRIELE DURANTE L’INTERVENTO: HA SENTITO DOLORE?

 

implantologia vareseIl protocollo dell’implantologia transmucosa, detta anche flapless (che in inglese significa senza lembo) od anche “ad una fase” prevede, attraverso l’utilizzo di frese chirurgiche, la creazione di un foro che attraversa la gengiva.

Una volta creato l’alloggiamento, l’odontoiatra inserisce l’impianto in titanio assicurandolo all’osso e sopra a questo posiziona la protesi dentaria che può essere costituita da una corona singola (di differenti materiali) nel caso in cui l’impianto serva per sostituire un solo elemento dentale oppure da una protesi fissa, invece, in cui siano più denti a mancare all’interno della bocca del paziente.

La tecnica trasmucosa non prevede, da parte del dentista, l’utilizzo del bisturi per incidere la i tessuti molli, non è necessario lo scollamento della gengiva dall’osso, non è necessario neanche creare un lembo attraverso il quale esporre l’osso mascellare sottostante (o come anche viene detto: rendere direttamente visibile il campo operatorio).

Non essendo necessario l’impiego del bisturi per incidere, il campo operatorio risulta quasi esangue ovvero il sanguinamento è estremamente ridotto e non sono necessari neanche i punti di sutura.

L’importanza degli esami diagnostici

Non potendo l’odontoiatra vedere direttamente l’osso, la tecnica transmucosa può essere posta in essere con successo solo se il chirurgo conosce già la quantità e la qualità dell’osso in cui andrà ad alloggiare gli impianti dentali e questo è possibile oggi grazie alla tecnologia la quale permette una ricostruzione tridimensionale virtuale della bocca del paziente attraverso esami radiologici particolari eseguiti con strumenti quali la DENTASCAN o, attraverso l’impiego di software professionali, a partire della TAC.

Come si è arrivati all’implantologia transmucosa ?

Questa tecnica odontoiatrica o, più precisamente, implantologica, non è del tutto nuova poiché già in passato alcuni medici tra cui l’illustre professor Tramonte, avevano già individuato la possibilità di collocare impianti dentali senza la necessità di incidere la gengiva.

Tuttavia, i diversi tentativi fatti non approdarono agli ottimi risultati che sono oggi raggiungibili a causa dell’impossibilità di avvalersi di strumenti tecnologici che potessero permettere a detti precursori di effettuare una valutazione approfondita ed estremamente precisa dell’osso mascellare all’interno del quale gli impianti dovevano essere inseriti e senza la possibilità di individuarne la posizione più utile e corretta al fine del successo operatorio cosa che, invece, oggi rappresenta la quotidianità per molti dentisti.

Vantaggi della tecnica transmucosa

  • praticabile senza l’utilizzo del bisturi;
  • non è necessario procedere con la sutura;
  • il dentista non deve rimuovere i punti;
  • il campo operatorio presenta un ridotto sanguinamento;
  • il tempo di guarigione dei tessuti gengivali interessati è più veloce;
  • il trauma operatorio e post operatorio è minore;
  • indolore (i pazienti generalmente lamento solo una sensazione di fastidio più o meno intenso in base alla sensibilità ed alla capacità di sopportazione del paziente stesso)
    assenza o quasi di ematoma o edema post operatori;
  • recupero pressoché immediato della propria quotidiana;
  • risultati raggiungibili in minor tempo (poiché non è necessario attendere il periodo di osteointegrazione come invece prevede la tecnica a lembo o a due fasi);
  • Il rischio di infezione post intervento è estremamente ridotto poiché i tessuti non vengono esposti a potenziale contaminazione esterna quindi il paziente non ha neanche la necessità di una pesante copertura antibiotica (comunque questo deve essere deciso dall’odontoiatra);
  • La gengiva attorno al foro non presenta lesioni e le impronte dentali per la costruzioni della protesi provvisoria risulteranno più precise (di poco) quindi anche l’estetica finale ne potrà trarre beneficio;
  • Immediata soluzione dell’edentulia parziale o completa (ovvero mancanza di tutti i denti, una parte di essi od anche un solo elemento dentale) poiché il paziente potrà uscire dallo studio medico con una protesi fissa sugli impianti che monta denti esteticamente validi (anche se nella maggioranza dei casi non definitivi) e che permettono la normale masticazione anche di cibi solidi immediatamente dopo l’intervento (è comunque sempre consigliabile una certa moderazione almeno per le prime settimana in modo tale da non sollecitare inutilmente le strutture interessate);

Svantaggi / limiti

Quando si descrive l’implantologia transmucosa ed i relativi lati positivi e negativi non possiamo espressamente elencarne gli svantaggio, si tratta piuttosto di limiti di tale procedura odontoiatrica infatti, essa non può essere utilizzata quando la qualità e/o la quantità di osso a disposizione non sono sufficienti. In tali situazioni, quando il dentista deve preventivamente ricorrere ad una integrazione ossea od ad un rialzo del seno mascellare allora è doveroso poi procedere con l’implantologia a lembo detta anche a due fasi.

Qual è il costo dell’implantologia transmucosa ?

Nonostante l’impiego di strumentazione altamente tecnologica e costosa, l’implantologia transmucosa tende sempre più ad avere un prezzo contenuto rispetto alla procedura a due fasi in primis poiché il dentista non deve intervenire due volte (a distanza di tempo) ma anche perché la maggiore richiesta dei macchinari necessari da parte di un numero sempre crescente di operatori del settore tende inevitabilmente a creare concorrenza la quale, come è noto, fa, a sua volta, diminuire i prezzi.

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Implantologia a carico immediato: Che cosa è? Come avviene? E’ dolorosa? In quanto tempo? Io posso farla?button

l’implantologia a carico immediato consente di inserire gli impianti dentali e, nella stessa seduta, fissare la protesi, in molti casi si tratta di una protesi provvisoria.

Con questa tecnica implantare il paziente può lasciare lo studio dentistico con i nuovi denti in bocca o, al massimo, attendere le 24 ore successive per finire il lavoro.

Il carico immediato permette differenti tipi di riabilitazione, può essere utilizzato per un singolo dente, per un ponte dentale oppure per un’intera arcata od entrambe quando la persona richiedente è completamente senza denti, edentulia completa.

Come si effettua il carico immediato ?

Abbiamo pensato di descrivere nei minimi dettagli tutti i singoli passaggi che caratterizzano l’intervento di implantologia per ottenere i denti nella stessa seduta in cui si inseriscono i perni in titanio.

Consigliamo di approfondire l’argomento con i dentisti a cui chiederete il preventivo dei costi.

Fase 1: Verifica della quantità ossea

La condizione necessaria e sufficiente per poter eseguire il posizionamento della protesi sugli impianti nella stessa seduta è la giusta quantità di osso a disposizione dell’implantologo.

Se tale quantità manca è necessario ricrearla con interventi come il rialzo del seno mascellare oppure innesti di materiale osteoinduttivo (che favorisce la formazione di nuovo osso).

Per verificare lo stato dei mascellari, il dentista sottopone il candidato ad un esame volumetrico tridimensionale chiamato Tomografia Computerizzata 3D od anche Dentalscan Cone Beam 3D

Fase 2: estrazione dei denti residui

Dopo aver somministrato l’anestesia locale, l’intervento inizia subito con l’estrazione degli ultimi elementi dentali presenti nel cavo orale seguita dalla bonifica di tutta la bocca.

E’ necessario eliminare i residui di materiale infetto ad esempio se i denti naturali sono molto cariati oppure affetti da parodontite.

In quest’ultimo caso, il dentista provvede ad asportare anche parti di tessuto molle, gengiva, che potrebbe veicolare nuova infezione alle viti.

Fase 3: presa delle impronte

Una volta risanata tutta la bocca, è il momento della presa delle impronte dentali con particolare riferimento alle altezze per il calcolo della quantità di gengiva finta e della misura dei denti protesici.

Se i mascellari e le gengive sono in buone condizioni, la flangia finta rosa non è necessaria.

Con le impronte, l’odontotecnico può cominciare subito la costruzione della protesi fissa in modo che sia pronta una volta terminata la fase implantologica vera e propria.

Fase 4: inserimento degli impianti per il carico immediato

Questo è il momento più importante di tutta la procedura implantologica poiché l’odontoiatra comincia a perforare l’osso con frese via via di misura maggiore fino ad arrivare a quella propria della vite che si deve utilizzare.

Finita la preparazione dell’osso ricevente, inizia l’avvitamento dell’impianto che può essere fatto attraverso un avvitatore motorizzato e collegato ad un misuratore elettronico della forza oppure con uno strumento manuale con tacche chiamato cricchetto o torque.

Indipendentemente dalla modalità di inserimento scelta, il successo del carico immediato si realizza solo se il dentista può avvitare l’impianto con una forza pari o superiore a 35 Nm (Newton metri) a volte si utilizza la sigla Ncm (Newton per centimetro).

Sotto tale misura gli impianti non avrebbero la stabilità necessaria per supportare la protesi durante la masticazione e tutta la riabilitazione implanto-protesica fallirebbe.

L’alternativa è quella di adottare fin da subito il carico differito.

Una volta che gli impianti sono in sede, il medico e l’odontotecnico prendono nuovamente le impronte per trasferire sulla protesi la posizione degli impianti e creare i fori in cui andranno inserite le viti di fissaggio della protesi.

Fase 5: posizionamento della protesi

Tutto è pronto, il paziente può finalmente ricevere i nuovi denti che saranno avvitata agli impianti immediatamente.

L’ultimo step è quello di controllare il bilanciamento dell’occlusione.

Con una strisciolina di carta colorata tra le due arcate, il medico chiede di aprire e chiudere la bocca.

Se ci sono punti di precontatto, essi si colorano ed il dentista può smussarli con il trapano a turbina.

Vantaggi dell’implantologia a carico immediato

I tempi di realizzazione dei lavori sono estremamente ridotti. Si ottengono i denti subito od entro, al massimo 24, 48 ore;

riduzione dello stress operatorio e post operatorio per la persona che affronta l’intervento che esce dallo studio del dentista con i nuovi denti già in bocca e perfettamente funzionanti;

Il paziente non è costretto a lunghi periodi di disagio sociale e funzionale a causa della mancanza degli elementi dentali;

inserire gli impianti e posizionare la protesi in un’unica volta, permette la riduzione dei costi poiché si concentra tutto il lavoro in una sola seduta oltre a quelle successive di controllo.

Questo implica meno appuntamenti, meno anestesia, meno assistenza da parte dell’odontoiatra (assistenti), meno esami radiologici per verificare il grado di osteointegrazione ed il tutto determina una diminuzione del prezzo per il paziente.

Nessuna attesa per i tempi di osteointegrazione in cui è necessario portare una protesi mobile totale (dentiera) per poter mangiare e parlare correttamente sentendosi a disagio.

Comportamenti da tenere dopo l’intervento

Nei primi 20 giorni l’implantologo prescrive l’utilizzo di un collutorio alla clorexidina allo 0,2% da utilizzare almeno una volta al giorno per risciacqui dopo aver pulito i denti.

Lo scopo della clorexidina è quello di disinfettare le ferite delle gengive e di abbattere la percentuale di batteri che potrebbero dar luogo ad infezione.

Spazzolare la protesi caricata immediatamente come si faceva con i denti naturali quindi con uno spazzolino a setole medie o morbide e dentifricio.

L’acquisto di un idropulsore è vivamente consigliato specialmente poiché gli ultimi modelli hanno un’ottima pressione e capacità di rimuovere i resti di cibo rimasti tra la le gengive e il manufatto protesico.

Per le prime 3 settimane è consigliato non far uso di filo interdentale e scovolino poiché si corre il rischio di strappare i punti di sutura

Subito dopo l’intervento è bene scegliere un’alimentazione che prediliga cibi morbidi;

Ogni 3 mesi è necessario recarsi presso la clinica odontoiatrica per effettuare il controllo e, se necessaria, anche la pulizia della protesi fissa. Successivamente, la frequenza delle visite può essere portata a 2 volte all’anno.

Carico immediato post-estrazione

Le viti in titanio possono essere inserite immediatamente dopo l’estrazione dei denti naturali o parti di essi.

Si tratta di impianti post-estrazione progettati appositamente per essere inseriti subito dopo l’estrazione del dente. La superficie porosa di tali perni favorisce l’integrazione con l’osso.

Gli impianti post-estrazione garantiscono, da subito, la stabilità necessaria per contrastare i carichi masticatori.

Controindicazioni

Fino a qualche anno fa, alcune malattie sistemiche come il diabete e l’osteoporosi erano viste come delle serie controindicazioni all’implantologia soprattutto a causa dei medicinali assunti per tenerle sotto controllo. Pensiamo, ad esempio, a chi è in cura con corticoidi e bifosfonati.

Oggi anche chi soffre di tali patologie ha la possibilità di ottenere i nuovi denti subito, è necessario affrontare l’argomento con il dentista scelto per trovare la giusta strada ed arrivare all’esito desiderato.

Il candidato ideale

Il candidato ideale è la persona in buona salute, con un quantità di osso mandibolare o mascellare sufficiente a garantire la stabilità immediata dell’impianto (si parla di 35 o 40 Nm – Newton Metri), non fumatore, non affetto da patologie che abbassano le difese del nostro corpo (HIV), non in cura con radiofrequenza.

Chi NON può sottoporsi al carico immediato ?

Fondamentalmente ci sono poche caratteristiche che il clinico deve confermare per poter procedere ovvero:

  • i bambini e gli adolescenti non possono essere trattati poiché non hanno ancora completato lo sviluppo;
  • le persone con mascellari molto atrofizzati devono preventivamente sottoporsi al reintegro con innesti di materiale biocompatibile;
  • Chi soffre di bruxismo (digrignamento dei denti durante il giorno o la notte) deve prima risolvere il problema con speciali bite da portare di notte altrimenti i continui micromovimenti non permetterebbero la corretta guarigione;
  • Le gravi malocclusioni devono prima essere affrontate dal punto di vista ortodontico e solo dopo si può procedere con l’implantologia.
  • Diciamo subito che la procedura implantologica descritta in questo articolo rappresenta un metodo di lavoro non un prodotto come un impianto oppure la ceramica per i denti protesici quindi non ha un prezzo a se stante.Esistono, invece, offerte complete di riabilitazione per un solo dente fino ad entrambi le arcate.

Implantologia Varese Prezzi euro 7.800 arcata

IMPLANTOLOGIA VARESE

Denti mancanti o che si muovono?

Basta una sola mattinata per tornare a sorridere.

  • L’Implantologia Moderna è la soluzione a tutti i tuoi problemi!

 

  • Fino a pochi anni fa, 1 italiano su 3 utilizzava la classica “dentiera”, con tutti i suoi disagi ed i suoi limiti estetici.
  • L’implantologia a carico immediato è una tecnica innovativa ed indolore, che non prevede né tagli, né punti di sutura.

[Implantologia Varese] – Per ogni intervento riguardante la realizzazione di protesi e impianti dentali, Odontobi rilascia una garanzia scritta di 10 anni, mettendo inoltre a disposizione dei clienti finanziamenti a tassi agevolati o personalizzati.

Utilizziamo solo tecniche mini invasive e tecnologia computerizzata per ridurre al minimo la sensazione di dolore.

Non è più necessario incidere la gengiva o mettere punti di sutura, quindi si riduce al minimo il rischio di infezioni e di emorragie.

Questa tecnica è talmente sicura che può essere eseguita anche su pazienti che fanno uso di farmaci anticoagulanti.

L’implantologia moderna è la soluzione più rapida per risolvere definitivamente i tuoi problemi, con risultati duraturi e garantiti nel tempo.

Chiamaci Ora: 388 7527525

 

Implantologia all on 4/6 che cosa è? Come avviene? E’ dolorosa? In quanto tempo? Io posso farla?

Limplantologia tutto su 4, messa a punto dal celebre odontoiatra portoghese, prevede l’inserimento di soli 4 impianti dentali in titanio all’interno dell’osso nella cavità orale del paziente in punti ben precisi che permettono al clinico di agganciare la nuova protesi fissa totale immediatamente dopo l’inserimento degli impianti realizzando il carico immediato.

Il paziente possa uscire dallo studio dentistico con i nuovi denti in bocca e, quindi, con una situazione orale completamente risanata sia per quanto riguarda l’estetica sia per le funzionalità, pensiamo alla masticazione quindi alla digestione ma anche alla corretta fonazione e respirazione.

In quali casi l’implantologia tutto su 4 è più adatta ?

Edentulia totale

[Implantologia Varese] – la mancanza totale di denti all’interno del cavo orale oppure in una parte di esso come ad esempio nel solo osso mascellare o mandibolare può essere dovuta a differenti ragioni tra cui è possibile individuare sicuramente un evento di origine traumatica come un incidente oppure come risultato di altre cause, vedi ad esempio carie ed infezioni non tempestivamente e/o adeguatamente curate od anche, semplicemente, una questione di vecchiaia che ha determinato la caduta degli elementi dentali.

Inutile dire che questi soggetti vivono la situazione peggiore poiché sia dal punto di vista funzionale che da quello estetico sono completamenti scoperti.

L’implantologia tutto su 4 su detti soggetti permette una soluzione più rapida poiché non ci sono estrazioni dentali da effettuare salvo i casi in cui il clinico debba intervenire per una bonifica che si concretizza nell’estrazione di radici di denti o parti di esse nonché nella preparazione dell’osso ricevente.

Protesi parziale mobile sorretta da denti residui

Detti pazienti si recano dal dentista poiché hanno ancora una parte della dentatura, in alcuni casi abbastanza compromessa (in alcuni soggetti, può dare adito a dolore derivante da infezione, ascesso etc.) che però riesce ancora a sorreggere una protesi scheletrata o scheletrato.

La motivazione che spinge questa seconda categoria di persone a rivolgersi all’odontoiatra sta nel fatto che i denti residui possono risultare estremamente mobili e prossimi a cadere conseguentemente tutta l’arcata ne sarebbe compromessa.

Prima di poter iniziare le procedure prevista dall’implantologia tutto su 4, il medico deve intervenire per bonificare la parte interessata procedendo con le debite estrazioni dei denti residui

Stabilizzare la protesi mobile con impianti dentali

E’ noto, soprattutto ai diretti interessati che la protesi mobile (la classica dentiera che si tolgono durante la notte) anche se costruita con la massima attenzione e precisione, con l’andare del tempo tende a muoversi (ad esempio poiché la struttura gengivale sottostante si retrae lasciando piccoli spazi vuoti all’interno del quale vanno ad annidarsi microscopiche parti di cibo che, a loro volta, provocano dolore durante la masticazione ed una situazione non ottimale per quanto riguarda l’igiene della bocca).

Quando la protesi dentale mobile si sposta anche la fonazione ne risente parecchio, specialmente alcune lettere non sono pronunciate correttamente (in alcuni casi, molto imbarazzanti, l’aria che si incanala crea un sibilo).

Indipendentemente dalla situazione di partenza, l’odontoiatra, prima di poter procedere con l’implantologia tutto su 4 quindi al posizionamento degli impianti dentali endossei deve riportare le condizioni generali del cavo orale alla normalità e, successivamente, richiede al paziente degli esami clinici (Ortopantomografia e TAC ) per preparare l’intervento.

Inserimento degli impianti dentali con la tecnica tutto su  4

Esistono sostanzialmente due approcci differenti che il clinico può utilizzare e sono:

Implantologia tutto su 4 con dima chirurgica

[Implantologia Varese] – Una volta estratti i denti residui o parti di essi si procede con la bonifica della parte. Il passo successivo è quello di posizionare la dima chirurgica di Malò sulla mandibola in modo tale che detta dima e le tacche su di essa possano guidare l’odontoiatra nel corretto inserimento degli impianti nonché nella loro inclinazione all’interno dell’osso.

Tutto su 4 con l’implantologia computer guidata

A partire dai dati della TAC (oppure TAC DENTALSCAN Cone Beam 3D) il computer riproduce virtualmente la struttura ossea del paziente e decide in quali punti inserire gli impianti. Tutti i dati vengono inviati ad una struttura che realizza una dima chirurgica molto più complessa rispetto a quella del celebre dottore e che assomiglia ad una miniprotesi con dei forellini situati in corrispondenza dei punti in cui il medico inserirà le frese per preparare la sede ossea che riceverà l’impianto in titanio.

Indipendentemente dalla tecnica utilizzata per l’alloggiamento degli impianti dentali (con guida del computer o meno), si procede alla sutura dei lembi che sono stati creati ed a posizionare i transfer per rilevare le impronte dentali.

A questo punto la palla passa al laboratorio odontoiatrico che inizia la preparazione dell’arcata provvisoria immediatamente dopo la determinazione dell’altezza di masticazione rilevata attraverso l’utilizzo di una struttura in cera realizzata sulle personali caratteristiche proprie del caso in esame.

Una volta pronta l’arcata, essa viene inserita nel cavo orale del paziente e fissata sulla testa agli impianti grazie alla parte sporgente di essi (detta emergenza). Si procede poi a controllare l’occlusione e ad apportare le necessarie modifiche nel caso in cui siano necessarie.

Dopo circa sette o dieci giorni il paziente viene chiamato per la prima visita post operatoria durante la quale si procede anche alla rimozione dei punti di sutura.

Durante i due mesi successivi non resta altro che attendere la completa guarigione delle ferite all’interno della bocca, attendere l’assestamento delle gengive (compresa la papilla nel caso di protesi senza gengiva finta) in base alla nuova arcata.

Trascorso tale periodo, detto di osteointegrazione, durante il quale il paziente ovviamente riferirà al dentista eventuali problematiche che saranno così tempestivamente risolte anche sul definitivo, arriva il momento di sostituire protesi provvisoria con quella definitiva costruita in base alle scelte precedentemente fatte dal cliente ed dei consigli dell’odontoiatra.

Conclusioni

[Implantologia Varese] – Riassumendo, l’implantologia tutto su 4, in pochissimo tempo e con un intervento mininvasivo, permettere di riabilitare completamente l’estetica e le funzionalità della bocca del paziente.

Grazie ai quattro punti di ancoraggio individuati dal celebre odontoiatra e all’estrema precisione raggiunta dai software che elaborano le informazioni sullo stato del paziente, è possibile intervenire anche in quei casi in cui in passato non si poteva a causa della ridotta dimensione dell’osso.

 

Ci occupiamo di tutti i tipi di soluzione per la cura e il ripristino della struttura dentale e della cavità orale. Ciò che contraddistingue la clinica è il costante aggiornamento di metodi e di tecnologie utilizzati dai dentisti professionisti che costituiscono lo staff.

La forza delle nostre strutture è il frutto di un personale capace, composto da professionisti nel settore odontoiatrico. Ogni componente porta ogni giorno con sé passione, idee e voglia di soddisfare i propri pazienti. La clinica dentale Odontobi è uno studio dentistico all’avanguardia in cui lo staff composto da medici chirurghi e odontoiatri si pone al servizio dei pazienti. Materiali, metodi e tecnologie innovative permettono l’applicazione di soluzioni terapeutiche sempre ai vertici degli standard qualitativi e in linea con le esigenze di ogni paziente. L’esperienza trentennale nel campo odontoiatrico ha permesso di sviluppare conoscenze e metodologie capaci di soddisfare sempre il cliente. Implantologia Neywork garantisce igiene e pulizia grazie a un’ampia sala di sterilizzazione sempre funzionante.

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