Siamo a metà del terzo mese

Siamo a metà del terzo mese. Iniziano i controlli cromosomici, gli screening, e le nausee e i fastidi continuano.

E iniziano i primi problemi sul lavoro: come si fa a credere che una donna in attesa non si assenterà per la maternità, o che si assenterà solo un paio di settimane? E che dire dei sensi di colpa e delle lamentele per i permessi per le visite (finora solo una volta in orario lavorativo e previste due mezze giornate entro fine gennaio), per le assenze per gli esami invasivi da fare?

Non sono malata, lo dico anche io, e finora non ho mai fatto assenze, dicembre solo 1 ora e mezza di permesso, anche quando sono stata male sono andata a lavoro.

Per fortuna il mio scricciolo al momento non ha avuto problemi, non che io sappia: non lo vedo da un mese… Ma nei prossimi 20 gg lo vedrò 3 vv! Siamo emozionatissimi! <3

Ed io sono agitata e un po’ preoccupata. Ancora non mi sono concessa di rilassarmi e godermela, forse per i problemi a lavoro, forse per i sintomi, forse perché sono ancora nel periodo più a rischio. O forse perché non lo vedo da un po’. Fatto sta che al momento, piuttosto che godermi la gravidanza, non vedo l’ora che nasca, in modo da sapere che tutto è andato bene.

Ma il piccolo è un guerriero, così lo chiamiamo noi, ha tanta voglia di vivere e nascere e mi ripeto questo per tranquillizzarmi. Noi gli abbiamo dato una possibilità e lui l’ha presa al balzo. Si è aggrappato stretto a me, nonostante tutto il viaggio, nonostante il lavoro, lo stress e il movimento.

Deve continuare a lottare, non sarà solo, lo faremo anche noi. Per lui, per noi, per essere finalmente tre. Per essere una famiglia. <3

 

Test BcG Positivo!

Test positivo! Non ci potevo credere e ho ripetuto l’esame tre volte in una settimana. Incredibile. Non ci credevo proprio, mi buttavo giù per non soffrire troppo al negativo, ed invece…!!

So benissimo che è un percorso in salita e che possono esserci problemi dietro qualsiasi angolo, ma il primo ostacolo è stato superato! 😀

Oggi 7pt e 1/2: (fanta)sintomi

Incredibile, sono già quasi all’8 pt. I sintomi sono molti, così come i fantasintomi, e naturalmente indicano tutto e il contrario di tutto.

In queste situazioni non riesci a capire se ciò che senti è dovuto ad um (temuto) ciclo in arrivo, ad una (attesa) gravidanza o ai mille (necessari) farmaci e ormoni che prendi.

Così a tratti ti illudi, ti deludi, sogni, pensi al peggio, voli con la fantasia, indossi le scarpe di cemento. E fai caso a tutto, al minimo alito sulla pelle, al respiro più lungo di mezzo secondo, se l’appetito cambia, se … se.. se..

Almeno sto cercando di fare più attenzione a me stessa, a ciò che faccio senza pensare, alla mia salute fisica e mentale. Priorità.

La mia dolce metà è preoccupata ma è convinta che non me ne accorga. Anche io ho ansia, paura e un arcobaleno multicolore di emozioni altalenanti e forti. Per fortuna tra il lavoro e il riposo riesco a dissimulare il mio stato d’animo, almeno un po’.

Ma il mio pensiero è sempre lì, ai due fiocchi di neve sciolti che spero si attacchino forte forte a me, trovino un angolino comodo e crescano, e che spero sentano tutto l’amore che già provo nei loro confronti… <3

Tutto fatto, adesso possiamo solo aspettare

Tutto fatto: sono al 2pt e non mi resta che aspettare. Le altre eco sono andate bene, il possibile problema visto alla prima eco non si è più visto, e lo hanno cercato.

Il giorno fatidico io ho iniziato a rilassarmi mentre si è agitata la mia metà . Ci sono state lacrime, emozioni forti, preoccupazioni.

Io sto bene. Al momento solo qualche piccolo crampo, due la prima notte e uno oggi, e tanta stanchezza. Cerco di non pensarci, di abituarmi all’idea che devo stare attenta per due settimane, niente pesi, niente di faticoso, cibo spazzatura via dalla dieta, stress il meno possibile. Vita tranquilla insomma, normale ma tranquilla, e farmaci su farmaci…

Incrociamo le dita.

Ecografie e ansia

La prima ecografia non è andata benissimo. Il mio corpo reagisce e non servono altri farmaci per prepararlo, non al momento, ma hanno trovato anche altro che non ci aspettavamo.

Forse sono stati gli ormoni e il mio corpo ha reagito alle dosi a cui non è abituato, forse è dovuto alla mia mutazione genetica e al fatto che non prendevo eparina, ma l’addensamento c’è.

È piccolo e non sanno cosa sia  ma c’è. Così ho iniziato l’eparina in anticipo sperando che basti. Il centro naturalmente suggerisce di sospendere e vedere e casomai rifare tutto a dicembre. Come se le ferie e i soldi crescessero sugli alberi. Che poi ho chiesto: se è colpa degli ormoni chi mi dice che alla prossima preparazione non succeda di nuovo? Nessuno ha risposto.

E adesso sono qui, in sala d’attesa e in piena ansia, ad aspettare la seconda eco. Incrociamo le dita.

Effetti collaterali del trattamento.

Mal di testa, capogiri, fitte al ventre, tachicardia e altri effetti collaterali.

Una settimana dopo aver fatto il soppressore ho avuto forte tachicardia e delle fitte al petto. Sono rimasta senza fiato per qualche minuto, poi è passato tutto. Per quel giorno.

I giorni seguenti ho avuto fitte e dolori alla spalla sinistra e al torace tutto il tempo, ma ho dovuto “suggerire” io ai medici la possibilità di prendere la Cardioaspirina, visto che l’eparina costa più di 30 euro a settimana e, dato che il centro non la ritiene necessaria al momento, non me la prescrive.

Comunque, l’aspirinetta ha iniziato subito a fare il suo dovere e le fitte sono sparite, i dolori alla spalla quasi inesistenti, mal di testa ridotti.

L’estradiolo invece continua con i dolori al ventre e la stitichezza. Pazienza, questi riesco a sopportarli.

Oggi pensavo che un figlio è sacrificio. Lo sa bene chi inizia i sacrifici prima ancora di rimanere incinta…

Ho iniziato il trattamento.

Iniziato il trattamento.

Soppressore, acido folico, vitamine, ormoni. Una lista lunga di farmaci, e iniziato con gli effetti collaterali: aritmie, forti mal di testa, sonno infinito, qualche capogiro.

Resisto e vado avanti con il programma, ho anche fissato le visite per vedere come procede il trattamento  e decidere se aumentare le dosi degli ormoni.

Spero che con la stimolazione passino gli effetti del soppressore.

E intanto penso al viaggio e a come ridurre l’ansia. Ad esempio sto scegliendo della musica da ascoltare nei momenti di maggiore stress o ansia.

Incrocio le dita

Preparativi in atto.

Partiti i preparativi.
Fatti i biglietti anche per il ritorno, richieste ferie, trovati gli alberghi.
Eravamo indecisi se viaggiare con i mezzi pubblici o prendere un’auto. Alla fine faremo entrambe le cose, dividendo in due il nostro viaggio.
Non partiamo da 4 anni e sto cercando di evitare di pensare a questo viaggio solo come “il trattamento”, quindi sto cercando di sfruttare al meglio gli altri giorni, organizzando cene, prendendo biglietti on line per musei e altre attrazioni o parchi.
Vorrei che, se dovesse andar male, un domani non pensassimo a quei giorni solo in relazione al nostro tentativo, ma anche come ad un viaggio di piacere.
Ho preso anche tutti i farmaci, anche se manca ancora qualche giorno per iniziare a prenderli. Meglio avere già tutto a casa.

Finalmente inizia ad essere reale

La ricerca di ciò che ci serviva è durata poco: siamo abbastanza “normali”, nella media, simili a circa l’80% dei loro clt, quindi ci hanno messo circa due giorni.

Questa è una di quelle poche volte in cui essere uguale agli altri va a mio favore.

Ci siamo concessi poi qualche giorno prima di confermare tutto inviando il primo bonifico, e ci siamo messi alla ricerca del medico che dovrebbe seguire tutto da qui.

Dalla conferma sono passate giusto 24/36 ore prima dell’invio del trattamento. Lo ammetto, sono stata rompicoglioni e gli ho chiesto tutto e di tutto. E adesso abbiamo anche la data del transfer e possiamo organizzare il viaggio.

Lo stesso giorno ho incontrato e trovato il medico, che non solo non si è creato problemi ma si è trovato d’accordo con il trattamento e si sta muovendo per farmi pagare meno possibile i farmaci necessari. Niente a che vedere con il primo incontrato qualche giorno fa, che si è detto disponibile ma poi ha preso scuse per non prendermi in carico e mi ha rimandato ad altri colleghi…

Ed ora, mentre guardo le impegnative del medico, il trattamento inviatomi, i biglietti dell’aereo, mi rendo conto che sta per diventare reale.

Decisione presa.

Abbiamo deciso. LA decisione è venuta fuori in poco tempo.

Le sensazioni ricevute durante l’ultimo incontro, l’ultimo colloquio, ci hanno spinto a parlarne a fondo, a calcolare i pro e i contro, le differenze economiche rispetto a ciò che prevedeva l’altra clinica, a partire dal costo del primo colloquio.

E così, anche se il viaggio sarà un po’ più complicato,  la programmazione dovrebbe essere più semplice, il costo di poco inferiore. Almeno in apparenza.

E poi quel che verrà lo accetteremo. O ci proverò.

Ho già fatto i primi esami e sono in attesa dei risultati, per inviare tutto e permettere l’inizio della ricerca.

Inutile dire che cerco di non fissarmi ma non è sempre così facile. Non posso e non voglio parlarne con nessuno, così abbiamo deciso: molti non capirebbero, altri ci darebbero sentimenti e emozioni che non vogliamo vedere negli occhi di chi ci guarda.

Dovremo parlare con un nuovo specialista, e proveremo con uno giovane, che possa mettersi anche nei nostri panni o che abbia una visione più aperta della vita e delle opportunità.

Dovrò cercare di far coincidere tutto con il lavoro, prendere meno permessi possibile, per non destare sospetti o alimentare “chiacchiere”.

Mi inventerò qualcosa…